Fazio fa la vittima: che mi è successo? Leggete Borghi. Ma la vera bordata arriva dalla Bignardi

18 Ott 2019 15:31 - di Prisca Righetti
Fazio tra Daria Bignardi e Claudio Borghi

Fabio Fazio torna a fare quello che gli riesce meglio: la vittima. Dell’Auditel. Del destino (Televisivo). Delle persecuzioni politiche. E così, per spiegare traversie, polemiche mediatiche e calo d’ascolti in prima serata sulla rete ammiraglia Rai, twitta l’intervista fatta dall’Adnkronos al presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, per dare la sua versione dei fatti di quanto accaduto a lui e al suo programma negli ultimi tempi.

Fazio fa la vittima e su Twitter cinguetta: «Inaudito»

«Per chi volesse capire quel che mi è accaduto professionalmente, ecco la spiegazione. Inaudito!». È il cinguettio testuale del conduttore. Un cinguettio riferito evidentemente al passaggio dell’intervista in cui Borghi dice: «Non siamo riusciti a fare uscire Fazio dalla Rai, figuriamoci da soli a far uscire l’Italia dall’euro. Tanto più ora che non siamo neanche al governo»… Insomma, di una lunga intervista, puntuale e argomentata, fatta all’economista del Carroccio, presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, Fzio estrapola l’ultimo dei riferimenti. Chiaramente un paradosso per far capire come sia difficile scontrarsi con poteri forti anche quando si è al timone di comando. Una lunga intervista in cui Borghi, interpellato su euro e euroscetticismo, spiega che la moneta unica «è la principale causa del nostro declino economico. Una moneta disegnata su misura per Germania e multinazionali e contraria alla necessità dell’Italia e della piccola impresa. Abbiamo sempre cercato partner in Europa per avviare un percorso condiviso di uscita concordata. E continueremo a farlo».

Il tweet di Fazio riferito a Borghi

Poi, sempre per fare chiarezza e in conclusione, il leghista nota con piacere che «anche la Germania sta capendo che c’è qualcosa che non va. Non stanno gradendo neanche loro, che stanno avendo perdite miliardarie per rendimenti garantiti e tassi sotto zero. Dobbiamo dire che prima o poi gli squilibri della moneta, che porta disoccupazione e tassi troppo bassi in Germania, vengono al nodo. Come sta succedendo». Quindi la chiosa con la “frase incriminata”. Il paradosso funzionale solo a spiegare le difficoltà di movimento. «Non siamo riusciti a fare uscire Fazio dalla Rai, figuriamoci da soli a far uscire l’Italia dall’euro». E Fazio si offende… Ma non è stata più insidiosa e pesantemente allusiva la battuta della Bignardi a L’Assedio?

Ma la bordata vera arriva dalla Bignardi

Per chi non lo sapesse, tra i primi ospiti di Daria Bignardi nella sua nuova trasmissione onda sul Nove, ci sono stati proprio Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Ai quali la conduttrice non ha risparmiato battutine e riferimenti piccati. Come quando, parlando del trasferimento di Che tempo che fa, prima da Raitre – di cui la Bignardi era all’peoca direttrice di rete – a Raiuno, e poi su Raidue, durante l’intervista la conduttrice esordisce con un «contenta»? Rivolto chiaramente alla Littizzetto. «Bene, Carlo Freccero è fantastico», ribatte pronta la comica torinese. Peccato che subito dopo i sorrisetti di circostanza, la Bignardi aggiunga pure: «Però adesso Freccero va in pensione, voi cosa fate? Dovete tornare su Rai 3, da dove non avreste mai dovuto andarvene? Gelo in studio. E dopo Fazio si rifà su Twitter…

 

 

Commenti

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  • federico barbarossa 19 Ottobre 2019

    OTTIMO BORGHI. SUPER la BIGNARDI

  • mario galletti 19 Ottobre 2019

    questi tre sono a dir poco vomitevoli……..perchè non si trasferiscono tutti su tutti su tele Kenya??

  • giovanni vuolo 19 Ottobre 2019

    Rai 3 ? Certo, finché la nomenclatura di sinistra gestisce la Rai potrebbe essere accettabile. Io preferirei che venissero buttati fuori a calci nel fondoschiena, ma per questo bisogna aspettare. Salvini invece di pensare alle autonomie del Nord, che saranno l’inizio della disgregazione, pensasse all’autonomia del Paese dai poteri forti. E sarebbe anche il caso di abolire quell’odioso canone che viene usato per alimentare le vecchie logiche di potere. E che non a caso, un tal Renzi ebbe la genialità di caricarci sulla bolletta della corrente. Unione blasfema tra quel che è indispensabile e quel che viene estorto, in nome del mantenimento del potere.