Esultano sui social per l’omicidio dei poliziotti a Trieste: denunciate tre persone
Riceviamo da Elena Ricci e volentieri pubblichiamo:
Caro direttore,
A poche ore di distanza dal brutale omicidio dei due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, avvenuto in Questura a Trieste, c’è chi sui social ha gioito per la loro morte. E si è augurato più eventi di questo tipo.
Commenti che hanno suscitato grande indignazione, in un momento in cui l’Italia intera piange due servitori dello Stato barbaramente trucidati.
Tre persone sono state denunciate dal Sindacato Autonomo di Polizia alla Procura della Repubblica. Uno di questi, giorni fa, è stato oggetto di un post su facebook da parte del giornalista Paolo Borrometi che ne ha chiesto la punizione: «Spero paghi per le sue parole. Altrimenti sarà l’ennesimo segnale vergognoso e spero Facebook voglia prendere provvedimenti».
«Si tratta di Giuseppe Cammalleri che, commentando la morte dei due agenti, ha scritto sul proprio profilo facebook: “Due sbirri sono stati uccisi. Morte a loro e salute a me”. Chi scrive, tale Giuseppe Cammalleri, è un delinquente, pluricondannato e autore anche di gravi minacce di morte nei miei confronti» dice Borrometi
Oltre Cammalleri, il Sap ha denunciato Massimiliano Graziani che ha scritto su facebook, «Sbirri di merda adesso per vendicare il povero Stefano Cucchi devono sbranarvi in gabbia adesso è quasi arrivato il vostro momento… mo vi voglio proprio vedere merde secche…Stefano Cucchi vive e voi dovete pecorizzarvi tutti i giorni e spero che incontrate chi vi sottomette bene a dovere dalla mattina alla sera…merde merde merde le notti saranno lunghe e non vi devono dare tregua vi devono mangiare vivi…Riposa in pace Stefano in tanti ti vogliamo bene» e Francesco Beninati che ha scritto: «Sucate sbirri di merda più forte di prima».
«Non c’è limite all’indecenza – dice il segretario del Sap Paoloni – Non è tollerabile gioire per la morte di due poliziotti. Ci auguriamo che siano presi giusti provvedimenti nei confronti di queste persone. Lo dobbiamo alla memoria dei colleghi e al dolore dei loro famigliari».
Qualche giorno fa nel Modenese, è apparsa una scritta sull’asfalto, nei pressi di un autovelox: «Due porci in meno, a morte la Polizia». Dopo varie segnalazioni dei cittadini, la scritta oltraggiosa è stata prima coperta con una bomboletta spray dal deputato Golinelli, subito dopo è stata completamente rimossa. Sul caso indagano i Carabinieri.
Non è il primo caso di odio social nei confronti delle Forze dell’Ordine. Lo scorso luglio, infatti, dopo la morte del Vice Brigadiere dell’Arma Mario Cerciello Rega, un altro commento suscitò indignazione, quello attribuito ad un’insegnante novarese, Eliana Frontini, la quale dopo essersi scusata ha insistito sulla sua estraneità ai fatti.