Espulsione dall’Italia per un nigeriano, era “ingoiatore”: nell’intestino 72 ovuli di cocaina

16 Ott 2019 9:31 - di Paolo Sturaro
ingoiatore

Acciuffato un ingoiatore. Gli agenti della Questura di Pordenone hanno accompagnato al Centro per il Rimpatrio di Torino un nigeriano 43enne. Per lui c’è il decreto di espulsione.

L’ingoiatore incastrato dopo una sua denuncia

Ecco che cosa è accaduto. L’uomo si è presentato presso l’Ufficio Denunce della Questura di Pordenone. Ha denunciato lo smarrimento del proprio portafogli. Sosteneva però che nel portafogli c’erano i documenti di identificazione, tra i quali la carta di soggiorno e la carta di identità. Questo elemento ha destato subito sospetto. Dai primi accertamenti, gli agenti hanno riscontrato a carico del nigeriano una posizione anomala.

Risultava una notifica di revoca della carta di soggiorno. Infatti, da accertamenti più approfonditi i poliziotti hanno accertato che il nigeriano aveva precedenti. In particolare era stato arrestato a Brugnera il 14 febbraio 2008 e condannato in primo e in secondo grado presso la Corte d’Appello di Trieste. L’accusa: violazione per detenzione a fini di spaccio di cocaina. In particolare, il nigeriano era risultato coinvolto in un ampio contesto di traffico di sostanze stupefacenti come la cocaina. L’avevano identificato quale soggetto dedito al ”trasporto di stupefacenti”. Secondo l’accusa ricopriva il ruolo di ”ingoiatore”. Infatti, in occasione dell’arresto, all’uomo erano stati trovati nell’intestino ben 72 ovuli confezionati contenenti cocaina. Il peso complessivo era di 845 grammi. Dopo aver espiato la propria condanna, il 43enne si era reso . Aveva fatto perdere le proprie tracce per poi ricomparire in Questura giovedì scorso denunciando lo smarrimento dei propri titoli di soggiorno.

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