È morto Paolo Bonaiuti, il gentiluomo di Palazzo Chigi. Cordoglio bipartisan per la sua scomparsa
È morto Paolo Bonaiuti, 79 anni, politico di lungo corso. Era malato da tempo. Grande amico di Berlusconi negli anni d’oro di Palazzo Chigi. Portavoce del leader di FI, nonché sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nei governi Berlusconi II, Berlusconi III e Berlusconi IV. Aplomb britannico, eleganza toscana, Bonaiuti ha coniugato passione civile e amore per la politica declinandoli prima al giornalismo, poi al suo impegno parlamentare.
Paolo Bonaiuti, l’esperienza giornalistica degli Anni ’70
Come agli esordi, quando appena laureato in giurisprudenza, ha insegnato inglese e lavorato come copywriter nel campo della pubblicità. Come negli anni più avanti, quando nel corso di una brillante carriera giornalistica è passato da capo del servizio economico del Giorno di Milano e poi inviato speciale, prima per l’economia e la finanza, poi per gli avvenimenti di politica internazionale. Fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di inviato speciale ed editorialista del Messaggero, per cui ha seguito soprattutto i vertici del G7 e gli eventi bellici. Firmando inchieste sull’Europa che cambia, dalla caduta del Muro di Berlino a Maastricht. E senza trascurare incursioni all’estero: come quando ha collaborato anche con la BBC, con la Radio della Svizzera Italiana e con altri media stranieri.
La passione politica, l’impegno civile
Poi l’ìmpulso a entrare nel vivo delle problematiche. Il desiderio di partecipare attivamente ai cambiamenti politici e sociali che lo circondano, lo inducono, quando siamo nella prima metà degli anni Novanta, a fare il salto e intraprendere la carriera politica. Aderendo proprio a Forza Italia e venendo eletto deputato nelle sue liste. Rieletto nel 2001, diventa sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Carica che conserva fino alla primavera del 2006. Rieletto anche nella XV e nella XVI legislatura, viene nominato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria il 22 maggio 2008. Poi l’addio a Forza Italia e l’adesione nel Nuovo Centrodestra e in Alternativa Popolare.
Il cordoglio di Giorgia Meloni e FdI
«A nome mio e di tutta Fratelli d’Italia – ha dichiarato alla notizia della scomparsa di Bonaiuti, Giorgia Meloni – desidero esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia Bonaiuti per la scomparsa di Paolo. Era un uomo intelligente e sensibile, capace di sorridere di fronte a qualunque avversità. Con lui ho condiviso un tratto del mio percorso politico e ne porterò nel cuore un ricordo affettuoso». «Una notizia davvero triste quella della scomparsa di Paolo Bonaiuti – ha affermato a sua volta il direttore del Secolo d’Italia, Francesco Storace –. L’ultimo saluto a settembre per parlare di giornalismo, Un signore che mi mancherà».
Le condoglianze bipartisan
Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio per l’addio a un amico, un collega, un avversario rispettabilissimo, il dem Filippo Sensi, che poco fa ha dichiarato: «Molto addolorato per la scomparsa di Paolo Bonaiuti, è stato un gentiluomo a Palazzo Chigi». «Apprendo con dolore della scomparsa di Paolo Bonaiuti – ha detto Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d’Italia – compagno di viaggio in una importante stagione politica. Di lui ricordo con piacere l’aria sorniona e serena e la sua grande professionalità. Ai suoi cari giungano le mie sincere condoglianze». Sulla stessa linea il deputato di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi che poco fa ha affermato: «Sono addolorato per la scomparsa di Paolo Bonaiuti. Con lui abbiamo condiviso tante battaglie elettorali, di partito e di comunicazione. Ma soprattutto con lui abbiamo condiviso una storia politica ed umana e mi sento di dire anche una sincera amicizia. Ci mancherà».