Copasir, il centrodestra trova l’intesa per una candidautura unitaria: compatti su Raffaele Volpi

9 Ott 2019 12:22 - di Redazione
copasir il centrodestra converge su Volpi

L’elezione del presidente del Copasir, fissata per oggi alle ore 14, ha già un accordo: il centrodestra ha trovato la quadra sulla candidatura unitaria di Raffaele Volpi, ex sottosegretario alla Difesa e deputato leghista. Sarà lui a prendere il posto di  Lorenzo Guerini, nel frattempo diventato ministro della Difesa. Volpi è entrato a far parte dell’organismo al posto del capogruppo alla Camera del Carroccio, Riccardo Molinari. L’intesa è arrivata al termine di un vertice tra il segretario della Lega Salvini e il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Contattato telefonicamente il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Copasir, il centrodestra converge su Volpi

Soddisfatto Salvini che all’Adnkronos alla fine della riunione ha confermato: «C’è l’accordo». «Alla fine la cosa che anche Giorgia Meloni ha ritenuto più importante di tutte è che il centrodestra uscisse compatto su un nome. Di conseguenza abbiamo trovato un’intesa che va bene a tutti», ha commentato a sua volta anche Ignazio La Russa (FdI). «Visto che si tratta di un ruolo che spetta all’opposizione, ha poi aggiunto l’esponente FdI, abbiamo rifiutato ogni possibile intesa con forze di maggioranza». Parole che ieri hanno lasciato filtrare il dubbio su un’ipotesi di un accordo tra Lega e M5S sul vertice del Comitato. Dubbio fugato nel giro di breve. Alla fine infatti tutto si è composto: il leghista Volpi ha avuto la meglio sul candidato di FdI Adolfo Urso, e su quello di FI Elio Vito. E  il centrodestra si è ricompattato e ritrovato unito.

Copasir, ecco quale sarà primo dossier sul tavolo

L’appuntamento è per oggi alle ore 14 a San Macuto. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – che si occupa di appurare la correttezza dell’operato dei servizi segreti italiani – si riunirà ed eleggerà il nuovo presidente. Per essere eletto Volpi dovrà necessariamente contare anche dell’appoggio nelle file opposte. Quindi, una volta superato lo scoglio elezione, il primo dossier sul tavolo sarà quello del Russiagate. Si riparte dalla richiesta di alcuni membri di audire il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier è chiamato a chiarire la vicenda della presunta autorizzazione ai contatti tra intelligence di casa nostra e membri dell’amministrazione Usa. A partire dal ruolo di William Barr nel caso dello scandalo delle mail di Hillary Clinton.

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