Conte riceve il segretario Nato e quando parla della Siria appare confuso e imbarazzato (video)
Giuseppe Conte riceve il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e poi, riferendo ai cronisti, sul colloquio si impappina quando deve parlare della Siria. Per imbarazzo o eccesso di diplomazia? Si nota comunque che Conte sente l’urgenza di misurare le parole, ma l’effetto è che la sua confusione appare con tutta evidenza.
Sul premier pesano del resto le critiche per l’ormai famoso incontro tra il ministro della Giustizia Usa William Barr e i nostri Servizi in agosto per parlare del Russiagate. Una questione tutta da chiarire e sulla quale il pressing delle opposizioni è fortissimo. Oggi Conte ha scritto al neopresidente del Copasir, Raffaele Volpi, congratulandosi per la nomina e offrendo la propria disponibilità a intervenire presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
È evidente che sarà quella l’occasione per Conte per riferire sul cosiddetto Russiagate e rispondere alle domande che i membri del Copasir vorranno porgli.
“Conte chiedeva chiarezza a me, ora il popolo chiede chiarezza a lui”, infierisce Matteo Salvini. Per il leader della Lega il premier “è confuso, tira in ballo gli americani, i servizi, il Quirinale, di sicuro c’è qualcosa che non torna”. “La parabola di Conte la vedo bella che finita”, conclude.
Su Conte l’affondo leghista: al Copasir il prima possibile
“Io credo che Conte debba andare al Copasir il prima possibile, più si aspetta più si sollevano dubbi, più aumenta il chiacchiericcio che diventa insistente, deleterio e controproducente”. Lo dice l’ex presidente leghista del Copasir, Giacomo Stucchi, sull’attesa audizione del premier Giuseppe Conte davanti al Comitato parlamentare alla luce del ‘Russiagate’ e dei contatti tra il ministro della Giustizia statunitense William Barr e i capi dei servizi segreti italiani. Sull’ipotesi che, oltre al premier, vengano chiamati in audizione anche i vertici dell’intelligence, Stucchi sottolinea: “E’ il Comitato che decide. Sicuramente io penso che la cosa migliore è che sia sentito anche chi ha avuto quegli incontri”.
Ma arrivano anche critiche per l’atteggiamento del governo sull’attacco turco alla Siria. Un’azione che prima ha ricevuto il via libera da Trump, il potente alleato che il nostro premier non vuole e non può criticare. E’ ancora Salvini a mettere il dito nella piaga: “E’ incredibile e inaccettabile l’inettitudine governativa da Conte a Di Maio. Sono sotto ricatto? Di fronte ai primi 100 morti e alla minaccia i di invasione di Erdogan cosa risponde il governo? Vergogna. Mi chiedo dove sia finito il pacifismo di Pd e 5stelle”
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