Claudio Marchisio dà l’addio al calcio: «Il mio corpo non reggeva più»
Claudio Marchisio dà l’addio al calcio giocato. Una decisione, spiega: “ponderata, ma difficile”. “Volevo farlo a casa mia, ma non ci stavamo tutti quanti. Quindi ringrazio la Juventus che mi ha concesso questo luogo speciale”. L’ex centrocampista bianconero nella conferenza stampa convocata allo Stadium ha detto: “Ho passato una notte insonne, ho scelto la parola sogno per descrivere questa mia avventura. Il sogno di un bambino, il sogno di un ragazzo che intuisce di avere talento. Serve anche dedizione, lavoro e anche fortuna. Io fortuna ne ho avuta tanta. Trovarmi al posto giusto al momento giusto e prendere quel treno che passa una volta. E tutte le persone che mi hanno regalato emozioni indimenticabili dentro e fuori dal campo”. “E’ stato un sogno – ha aggiunto – che ho vissuto con tutto me stesso e quel me stesso. L’ho messo in ogni allenamento, in ogni partita, in ogni società con cui ho giocato. La Juve, l’Empoli e poi lo Zenit. Quest’estate per me è stato un periodo difficile, complicato. Perché ero dentro una riabilitazione e dentro di me era scattato qualcosa. Cercavo di recuperare, tornare in campo, ma mi rendevo conto che la mia testa voleva fare qualcosa, ma il mio corpo non reggeva più come volevo. Lì cominciano le domande, vorresti dare tutto te stesso, essere quello che sei sempre stato, ma devi ragionare. E se non puoi dare quello che ha sempre dato era giusto arrivare a questa decisione. Non è importante l’età, è importante quello che senti veramente dentro”. A Claudio Marchisio è subito arrivato l’abbraccio via social di Andreas Iniesta. “Mi è piaciuto vederti giocare, ma mi è piaciuto ancora di più giocare contro di te. Oggi il calcio è un po’ meno calcio” ha twittato Iniesta dal Giappone, dove ancora gioca.