Classifica delle città insicure: le prime quattro sono guidate dal Pd

14 Ott 2019 15:54 - di Giovanni Pasero

Giuseppe Sala, Andrea Gnassi, Dario Nardella, Virginio Merola. Quattro sindaci Pd per le prime quattro città più “criminali” d’Italia. A scattare questa emblematica fotografia è la classifica pubblicata dal Sole 24 Ore che analizza la situazione nelle 107 province del nostro Paese.

A seguire le città delle grilline Appendino e Raggi

La maglia nera per numero di reati denunciati nel corso del 2018 spetta infatti a Milano, che con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti mantiene questa leadership poco lusinghiera, registrando però un calo (-5,2%) rispetto all’anno precedente, in linea con il trend nazionale. Subito dietro: Rimini e provincia, con 6.430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce e, questa volta, un +9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017. A seguire Bologna, 6.233 denunce.

Dove il sindaco è Pd, regna l’insicurezza

Nelle province di Asti, Ravenna e Firenze crescono i furti nelle abitazioni, tanto da far salire queste città sul podio, osserva il quotidiano. In altre località la lotta al crimine o la maggiore predisposizione alla denuncia da parte dei cittadini fanno emergere particolari fenomeni illeciti: Foggia, ad esempio, è in testa per numero di estorsioni ogni 100mila abitanti, seguita da Novara e Milano. Più in generale, osserva il quotidiano, diversi primati negativi emergono delle grandi aree metropolitane: il capoluogo lombardo figura tra le cinque peggiori province in nove tipologie di reati, quindi la metà di quelli considerati. È prima per numero totale di furti denunciati, oltre che in quelli negli esercizi commerciali e in quelli con destrezza (in salita del 10,1% sul 2017); è seconda, dietro Napoli, per scippi e rapine.

Città più criminali d'Italia

Città criminali, il triste podio del Sole 24 ore

Milano capitale dei furti davanti a Rimini

Milano continua a spiccare sul fronte dei furti. È infatti prima davanti a Rimini, mentre a Roma (sesta nella classifica generale) va un altro primato ”negativo”. Quello dei reati di produzione, traffico e spaccio di droga che sono aumentati del 10,9% rispetto al 2017. L’indice come ogni anno verrà utilizzato nella “Qualità della vita 2019”, la classifica che storicamente viene pubblicata a fine anno e che misura i livelli di benessere del territorio.

L’Indice della criminalità, elaborato dal ‘Sole 24 Ore’ in base ai dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, dicono che in “controtendenza con la flessione generale dei reati sono anche gli illeciti connessi allo spaccio di stupefacenti (+2,8%), che emergono con 76 denunce ogni ventiquattrore, e le estorsioni (+17%) che tornano ad aumentare, invertendo la rotta degli ultimi anni, con 27 episodi al giorno”. Per quanto riguarda le altre tipologie di delitto, si registra la flessione di omicidi. In particolare (-10%), furti (-6%), rapine (-7%) e associazioni per delinquere (-15%). Risultano in calo netto anche le denunce per usura (-38%) e gli incendi (-53,9%).

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