Boris vuole la Brexit adesso. Perché col voto a Westminster si gioca il futuro
Boris vuole la Brexit. Perché sa di giocarsi il futuro. L’accordo trovato a Bruxelles è adesso alla prova del voto. E a Westminster si fibrilla mentre Johnson accelera e mobilita i suoi per ottenere il via libera. Lo scapigliato Boris è consapevole dell’alto rischio che corre sul nuovo accordo di divorzio dall’Ue raggiunto in extremis. E sa pure che è una strada obbligata per ottener quel che più gli importa: le elezioni politiche. L’ultima rilevazione a disposizione lo mette di buon umore. Un sondaggio accredita 326 seggi e la maggioranza assoluta al Partito Conservatore. Boris vuole la Brexit perchè col voto poi potrebbe brindare e blindarsi. In un colpo solo otterrebbe un mandato popolare chiaro e si sbarazzerebbe di tutti i nemici interni. Quella pattuglia di deputati che gli hanno remato contro fin dall’inizio accordandosi perfino coi laburisti di Corbyn. Ma è chiaro che tutto passa dall’approvazione del deal. Di questo nuovo accordo che è una sorta di “backstop” applicato soltanto all’Irlanda del Nord. Un escamotage rispetto a quello bocciato dalla May. Con alcune modifiche che Johnson ritiene sufficienti per far votare l’accordo ai suoi e per dare poi il via alla campagna elettorale. Fatto che gli garantirebbe un futuro politico certo.