Berlusconi: “Sarò alla manifestazione del 19 ottobre. Contro «il governo tassa e ammanetta»
Silvio Berlusconi senza freni e a tutto campo: «I quattro partiti comunisti, che oggi siedono al governo, sono il pericolo più grave dal 1994». Di più: infierisce senza pietà ma con la forza della veridicità dei fatti citati nel suo discorso. E sulla politica di Pd e 5S tuona: «È l’esecutivo del “tassa e ammanetta”». «Siamo passati dallo “spendi e tassa” della sinistra al “tassa e ammanetta” di questo governo. Ciascuno di noi sarà nelle mani della sinistra». Lo ha detto, insinuando tutta la portata di pericolosità della denuncia con commento, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo a un convegno al Palazzo delle Stelline di Milano.
Berlusconi, quello in carica è l’esecutivo del “tassa e ammanetta”
Non solo. Oltre che nato sulle ceneri di un’alleanza raccogliticcia di 4 partiti comunisti, fa intendere Berlusconi, forse il governo è già in procinto di cadere. «Vedremo i risultati delle elezioni regionali», lancia un monito il numero uno degli azzurri. Poi aggiunge: «Se ci fosse una clamorosa vittoria del centrodestra, allora il capo dello Stato si dovrebbe accorgere che la maggioranza del palazzo è diversa dalla maggioranza del Paese… A quel punto la caduta del governo sarebbe possibile. E potrebbero esserci nuove elezioni». Non solo: se per Berlusconi al governo ci sono quattro partiti comunisti, di questi il M5S è il peggio del peggio. Un partito, dice il Cav, «che sostiene veramente la decrescita felice. Si tratta del pericolo più grave dal ’94». Poi, dopo lo slancio ottimista, un passo indietro: «Ma purtroppo penso che ci siano molte probabilità che questo governo arrivi alla fine della legislatura. Il potere è un grande collante. Poi vogliono evitare che si torni a votare perché vinceremmo noi».
L’annuncio: saremo in piazza con il centrodestra il prossimo 19 ottobre a Roma
Laddove per “noi”, Berlusconi intende la coalizione del centrodestra di cui fa parte a pieno titolo. Tanto che, è lo stesso Cav ad annunciare: «Il 19 ottobre sarò anch’io in piazza per difendere la libertà» nella manifestazione organizzata dal Carroccio a Roma contro il governo. «Inizialmente noi avevamo detto che mandavamo una delegazione». Ma dopo «aver sentito le minacce di carcere da parte del governo ho cambiato idea sul nostro modo di protestare», ha aggiunto Berlusconi. E così, anche per questo il leader forzista ha deciso che sabato prossimo scenderà in piazza nella Capitale. Sarà lì, «a protestare contro questo governo e contro questi annunci che sono lesivi del nostro diritto alla libertà». E come scrive Il Giornale sul suo sito, «a convincere definitivamente il Cavaliere a partecipare alla manifestazione romana promossa dalla Lega è stata, fra le tante motivazioni, “la dichiarazione dell’esecutivo sul fatto che “l’evasione fiscale merita il carcere fino a otto anni».
Cosa ci si aspettava da un governo di sinistra se non tasse e carcere?