Barcellona, dai secessionisti nuova grana per il socialista Sanchez: 182 feriti e 54 arrestati

19 Ott 2019 13:43 - di Domenico Bruni

Il ministro spagnolo dell’Interno Fernando Grande Marlaska è atteso stasera a Barcellona per fare il punto sui disordini provocati dalla protesta dei secessionisti catalani. C’è stata una nuova notte di gravi violenze a Barcellona. Intanto, riferiscono i media, il bilancio degli scontri in tutta la Catalogna durante lo sciopero generale di ieri è salito a 182 feriti, 152 solo a Barcellona, e 54 gli arresti. Secondo El Mundo, le violenze della scorsa notte a Barcellona, nella quinta giornata consecutiva di protesta per le condanne inflitte ai leader separatisti sono state “le più drammatiche della settimana”. Piazza Urquinaona è diventato l’epicentro del caos più assoluto, con manifestanti che hanno eretto barricate e lanciato ordigni incendiari, sassi e oggetti metallici contro gli agenti. Una immagine simbolo di questa violenza, scrive il giornale, è quella di un agente della polizia nazionale. Tramortito dopo essere stato colpito alla testa da una pietra, è stato portato via a braccia dai colleghi fa colonne di fumo e fiamme. Intanto continua il blocco stradale alla frontiera con la Francia, dove una protesta in corso da ieri ha fermato il traffico sull’autostrada Ap-7.

Nuova manifestazione indetta per stasera

I manifestanti stanno provocando disordini nelle proteste per la condanna di nove leader indipendentisti. Lo riferiscono i media spagnoli, all’indomani dei gravi scontri avvenuti al termine della giornata di sciopero generale proclamato dai secessionisti catalani. E i secessionisti non si fermano. Una nuova manifestazione di protesta è stata convocata per le 18 a Barcellona. A indirla, riferisce La Vanguardia, è il movimento giovanile secessionista Arran. L’appuntamento è a piazza Urquinaona, teatro di alcuni degli scontri più violenti della scorsa notte nel capoluogo catalano. Arran chiede le dimissioni del “ministro” dell’Interno catalano Miquel Buch e parla della polizia regionale dei Mossos come di una “forza di occupazione”.

Il sindaco autonomista di Barcellona si lamenta

“Non ci meritiamo tutto questo come città”. A parlare è il sindaco di Barcellona, Ada Colau, dopo l’ennesima notte di durissimi scontri nel capoluogo catalano. Quanto accaduto la scorsa notte è stato “molto grave”, ha detto il  sindaco, citata dai media spagnoli. “Condanniamo chiaramente la violenza. Barcellona è una città di pace. Non è possibile che vi sia violenza contro la stampa, che arrestino un fotogiornalista accreditato. Come città non ce lo meritiamo”, ha detto la Colau, riferendosi alla vicenda del fotoreporter di El Pais arrestato e poi rilasciato nella notte.

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