Argentina, torna il peronismo. Alberto Fernandez vince al primo turno con il 48 per cento
Argentina, il peronista Alberto Fernandez ha vinto al primo turno le elezioni presidenziali in Argentina, ottenendo il 48%. Sconfitto il presidente uscente neoliberista Mauricio Macri che, secondo i risultati ufficiali relativi al 65% dei voti scrutinati, si ferma al 41,42%. Le norme prevedono che il primo turno delle elezioni presidenziali sia sufficiente se uno dei due candidati ottiene il 45% o se arriva al 40% con 10 punti di vantaggio sul rivale.
“L’Argentina smetta di soffrire”
“L’unica cosa che ci interessa è che l’Argentina smetta di soffrire una volta per tutte”. È quanto ha detto nel suo discorso della vittoria Alberto Fernandez che ieri ha sconfitto il presidente in carica Mauricio Macrì, superando il 48%. Ciò gli ha permesso di evitare il ballottaggio. Il nuovo presidente peronista ha promesso agli elettori “un nuovo ordine” e “una nuova logica”. Per ” per costruire un’Argentina più egualitaria e con maggiore solidarietà”. Il 60enne Fernandez è da sempre nelle fila del partito peronista. Ma fino a pochi mesi fa poco conosciuto. Ieri aveva sul palco al suo fianco l’ex presidente, ed ora suo vice presidente, Cristina Fernanda de Kirchner, a sua volta moglie dell’ex presidente Nestor Kirchner, che così ritorna al potere. La nuova vice presidente ha detto che Fernandez ha davanti a sé “il compito molto difficile”. Occorre risollevare il Paese che è stato “demolito” dalle politica “neo liberiste” del presidente neoliberista Macrì. Da parte sua, Macrì ha riconosciuto la sconfitta, promettendo di collaborare con il presidente eletto che ha invitato oggi per una colazione.
Macri non è riuscito a recuperare consensi
Il presidente uscente Macri non è riuscito a recuperare consensi dopo la sonora sconfitta subita nelle primarie di agosto ad opera di Fernandez. la de Kirchner, considerata una figura troppo divisiva, ha riuniciato a correre per un terzo mandato accontentandosi del ruolo di candidata alla vice presidenza. Al fianco di Fernandez, suo ex capo di gabinetto. A penalizzare Macri soprattutto l’economia in recessione. L’inflazione supera il 50 per cento su base annua e il tasso di disoccupazione del 10 per cento, che è il più alto degli ultimi 10 anni. Lo scorso anno, secondo le statistiche ufficiali, sono stati circa 3,4 milioni gli argentini scivolati al di sotto della soglia di povertà, alla quale appartiene oltre il 35 per cento della popolazione.