Anche i pompieri contro Macron. “Nessuna assistenza antincendio all’aereo presidenziale”

22 Ott 2019 19:17 - di Carlo Marini

Il presidente francese Emmanuel Macron può “vantare” anche i pompieri tra i suoi nuovi nemici. I vigili del fuoco francesi hanno infatti annunciato che nel prossimo viaggio l’assistenza anti-incendio all’aereo del capo di Stato non verrà fornita. Lo scrive il quotidiano Le Figaro. Una protesta senza precedenti che avverrà a Mayotte, isola delle Comore, tra i territori francesi dell’Oceano indiano.

Il clamoroso sciopero avviene dopo gli scontri del 15 ottobre e Parigi. Nel corso di una manifestazione davanti all’Eliseo, i vigili del fuoco sono stati aggrediti dalle forze di sicurezza francesi con gas lacrimogeni e vere e proprie cariche della polizia. Da qui la decisione senza precedenti. In solidarietà con i loro colleghi, i vigili del fuoco dell’isola non forniranno sicurezza durante l’atterraggio di Emmanuel Macron durante il trasferimento a Mayotte.

Il 15 ottobre, alla fine della manifestazione, si sono verificati scontri tra vigili del fuoco e polizia, provocando tre feriti. L’Unione nazionale dei vigili del fuoco professionisti afferma che ” un’adeguata sicurezza per gli aeromobili del presidente della Repubblica ” non sarà fornita ” un’ora prima dell’atterraggio fino a quindici minuti dopo l’arresto completo dei motori ” e che la loro attività in aeroporto riprenderà completamente solo dopo. I pompieri aggiungono, tuttavia, che la polizia di Mayotte può prendersi cura del servizio antincendio per l’arrivo dell’aereo di Macron.

La protesta dei pompieri a Parigi

Dopo uno sciopero di tre mesi senza alcun effetto reale, i pompieri francesi martedì 15 ottobre hanno occupato Parigi. Come e peggio dei gilet gialli. In migliaia si sono mobilitati, per chiedere un aumento di stipendio e un miglioramento delle condizioni di lavoro. Diverse migliaia di vigili del fuoco professionisti (tra i 5.000 e i 10.000 secondo i sindacati) hanno preso parte, una manifestazione nazionale a Parigi per chiedere una rivalutazione del loro stipendio, garanzie contro le aggressioni e il mantenimento della loro pensione acquisita. Questa mossa segue uno sciopero iniziato lo scorso giugno. Alla fine della manifestazione si sono registrati tre feriti gravi tra i vigili del fuoco.

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