Alto Adige, s’è svegliato anche il Pd. Boccia: «Il governo impugnerà la legge che lo cancella»
Il governo ha annunciato la volontà di intervenire contro la “cancellazione” dell’Alto Adige decisa ieri dal consiglio provinciale di Bolzano nell’ambito della legge relativa alle “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”. «Ho chiesto al Presidente Arno Kompatscher di intervenire sulla norma», ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. «Se così non dovesse essere, impugneremo la legge dopo la pubblicazione», ha proseguito l’esponente Pd. Una buona notizia, che però tradisce la cattiva coscienza dei dem, e non solo la loro. Il provvedimento è passato con i sì di Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen, l’astensione di Pd, Verdi, Lega, Team Koellensperger e il solo voto contrario di Fratelli d’Italia-Alto Adige nel cuore.
FdI al governo: «Faccia seguire i fatti alle parole»
Fratelli d’Italia, dunque, risulta l’unica forza credibile nel chiedere la correzione della legge. «Stiamo per depositare un’interrogazione urgente per fare piena luce e chiederemo al governo di impugnare questa vergognosa legge che in un colpo solo intende calpestare la nostra storia e la nostra Costituzione. Bene ha fatto il ministro Boccia ad annunciare azioni in tal senso, ma alle parole seguano fatti concreti e immediati. Basta con le aggressioni secessioniste della Svp!», ha detto il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Per Boccia l’Alto Adige è un problema della destra
Per il resto, nelle dichiarazioni del “day after” è tutta un’ampia eco di cattiva coscienza. A partire proprio dalle parole di Boccia. Mentre corre ai ripari, infatti, cerca di scaricare le responsabilità politiche altrove. «Sarebbe opportuno continuare a discutere esclusivamente delle esigenze della comunità della provincia autonoma di Bolzano e del Trentino Alto Adige, anziché di questioni ideologico nominalistiche che riguardano – ha sostenuto Boccia – lo scontro tra la destra tedesca e la destra italiana». Una affermazione che porta a chiedersi: per Boccia la cancellazione dell’Alto Adige è faccenda che riguarda solo la destra?
L’imbarazzo della Lega
Ancora più smaccato, poi, l’imbarazzo della Lega, che al consiglio provinciale di Bolzano ha un accordo con la Svp ed esprime il vicepresidente Rita Mattei. Secondo il responsabile del Trentino Alto Adige, Maurizio Bosatra, la faccenda sarebbe tutta una «fake news». «Chiamate la provincia di Bolzano e fatevi mandare il documento», ha intimato, trincerandosi poi dietro un «non rilascio dichiarazioni». Di contro, il deputato bolzanino del Carroccio, Filippo Maturi, ha assicurato che «certo, il termine “Alto Adige” non si tocca».
La Svp? Ha votato a sua insaputa
Il vero capolavoro di impiastro politico, però, lo compie la stessa Svp. «La Svp non si è resa conto e ha aderito a questo emendamento», ma «nella Costituzione è scritto Trentino-Alto Adige/Südtirol e così deve rimanere», ha detto la senatrice Julia Unterberger, ricordando che «anche la Lega aveva votato in favore in Commissione».