Al via a Pietrasanta Libropolis, il festival che dà l’orticaria a Raimo e ai partigiani (video)
Tre giorni fitti di eventi, quasi 30 appuntamenti tra presentazioni di libri e dibattiti, due dozzine di editori, due feste in stile “fuori salone”. A Pietrasanta si apre oggi Libropolis, il festival del giornalismo e della piccola e media editoria indipendente giunto alla sua terza edizione. La kermesse, si legge nella presentazione, «vuole essere uno spazio libero di riflessione, un territorio franco, oggi mancante, in cui dibattere sulle forme possibili di riorganizzazione del presente, fornendo nuove sintesi di pensiero». Un festival non omologato, insomma, lontanissimo dalle furie censorie che ultimamente stanno caratterizzando le grandi kermesse del settore.
De Benoist, Cardini, Solinas, Tarchi e gli altri
Nel cartellone della manifestazione, che si svolgerà fino a domenica nello splendido chiostro di Sant’Agostino, ci sono nomi di primo piano dell’editoria, della cultura e del giornalismo italiani e non solo. Da Franco Cardini ad Alain De Benoist, da Massimo Fini e Giancarlo Padovan, il cui libro Storia reazionaria del calcio oggi alle 16 apre i lavori, a Stenio Solinas, da Fausto Biloslavo, reduce da un recente tentativo di censura all’Università di Trento, a Marco Tarchi, da Alberto Negri e Giovanni Lindo Ferretti a Marc Innaro e molti altri. Durante la tre giorni sarà anche presentato il volume di Marcello De Angelis Giano Accame, a dieci anni dalla scomparsa di questo grande pensatore la cui opera non smette di meritare riconoscimenti e diffusione.
Sovranismo e populismi nei focus di Libropolis
Parterre e programma, dunque, sono espressione indiscutibile di pluralismo e approfondimento di qualità. Con un obiettivo che va al di là di quello della promozione libraria in senso stretto. Ampia parte del focus del festival sarà, infatti, su temi di attualità, soprattutto politica. Si parlerà di sovranismi, populismi, élites. Di questione nazionale e dei modelli di desovranizzazione, depoliticizzazione e de-democratizzazione che si vorrebbero imporre in Europa. E, ancora, di Brexit, Trump e gilet gialli. Soprattutto, a parlarne non saranno le vestali del mainstream, ma quegli studiosi, quegli autori, quegli analisti che da sempre si caratterizzano per l’originalità del pensiero.
L’orticaria di Raimo e “partigiani” per il pensiero libero
Un po’ troppo per certi ambienti, a partire da quelli degli autoproclamati “partigiani”. Il festival, che per la verità riscuote apprezzamenti diffusi e trasversali, è stato oggetto di qualche improvvido tentativo di boicottaggio da parte di alcuni soggetti altrimenti non pervenuti sulla scena pubblica italiana, fra i quali spiccano il “Centro di documentazione Gino Menconi” di Massa e il Circolo “Partigiani sempre Tristano Zecanowski” di Viareggio. Succede così che, alla fine, le voci più “autorevoli” a scagliarsi contro Libropolis siano state quella di Wu Ming e quella del solito Christian Raimo che, invitato, ha preferito partecipare al Book Pride di Genova, perché «ho ritenuto – ha spiegato sui social – che mi sarei trovato a disagio in quel contesto politico-culturale». Dalle parti di Libropolis, va detto, sembrano essersene fatti una ragione.
Qui il programma completo del festival
Il video promozionale di Libropolis
Impossibile mancare.* Regia e montaggio del video promozionale di questa terza edizione di Libropolis a cura di Giancarlo Cutrona.** Ringraziamo il Comune Di Pietrasanta per le straordinarie immagini.
Pubblicato da Libropolis – Festival dell'editoria e del giornalismo su Lunedì 23 settembre 2019