Al Baghdadi fa la stessa fine di Osama bin Laden: i suoi resti sparsi in mare in luogo segreto
Quel che resta del corpo del capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi è stato sparso in mare. Il criminale si era fatto saltare in aria nella notte tra sabato e domenica durante un raid americano, Lo hanno riferito due fonti della difesa americane. Ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Robert O’Brien, aveva rivelato di aspettarsi per i resti del leader dell’Isis lo stesso trattamento riservato a Osama Bin Laden. Osama era ucciso in un’operazione delle forze speciali americane il 1° maggio del 2011 in Pakistan. Successivamente gli americani lo gettarono in mare.
“Lo doveva prendere un altro presidente, non io…”
E c’è un nuovo attacco di Donald Trump contro Barack Obama, che però non nomina. “Un altro presidente avrebbe dovuto prendere Abu Bakr al Baghdadi, non io”. Lo ha detto Trump parlando a Chicago e ripetendo quanto già sostenuto ieri. “Lo cercavano da molto tempo – ha continuato il presidente – Era un uomo malato e depravato, e adesso è morto. È morto stecchito e non è morto in modo coraggioso”. Trump ha dichiarato che sta valutando se diffondere un video con le immagini dell’operazione in cui è stato ucciso in Siria il leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi. “Ci stiamo pensando, potremmo farlo, potremmo prenderne delle parti e diffonderlo, sì”. Lo ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti mentre si trovava alla base aerea militare di Andrews.
Al Baghdadi ha incontrato il suo destino in un villaggio
Al-Baghdadi, fondatore dell’Isis e uno degli uomini più ricercati al mondo, ha trovato la sua fine a Barisha, un piccolo villaggio nel nordovest della Siria. Situato a cinque chilometri dal confine con la Turchia, Barisha si trova vicino a Bab al-Hawa. Che è uno dei principali valichi di frontiera tra i due Paesi. E’ in una zona montuosa e scarsamente popolata, nella provincia di Idlib. Barisha si trova a soli cinque chilometri a est di Qalb Lozeh, uno dei più antichi villaggi inseriti dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio dell’umanità e che ospita la chiesa bizantina che si ritiene abbia ispirato la costruzione della cattedrale di Notre Dame. La sua zona agricola, come altre nella provincia di Idlib, ospita insediamenti informali di rifugiati sfollati da altre zone di conflitto in Siria.