Ragazzino accoltellato a Trieste, fermato un 15enne nordafricano. L’accusa è tentato omicidio

14 Ott 2019 14:34 - di Redazione
trieste

Un ragazzino nordafricano di 15 anni è stato fermato per l’accoltellamento del 17enne italiano avvenuto la sera di sabato alla Scala dei Giganti a Trieste, mentre le strade della città, già sconvolta per l’assassinio dei due agenti in Questura, erano gremite di gente per gli eventi organizzati in vista della Barcolana. È al vaglio inoltre la posizione di un 18enne kosovaro, amico del 15enne. Entrambi hanno numerosi precedenti di polizia. Del nordafricano si sa anche che i precedenti riguardano reati contro il patrimonio e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Il 15enne nordafricano indagato per tentato omicidio

Il 15enne è ora indagato per «tentato omicidio e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere». E, ha fatto sapere la polizia, è «in stato di fermo di indiziato di delitto presso una comunità per minori». Le indagini, grazie anche all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza, si erano concentrate da subito sui due giovani. Il 15enne era quindi già ricercato quando, domenica pomeriggio, si è presentato alla questura di Trieste e ha confermato «di avere accoltellato il giovane col quale aveva ingaggiato una discussione per futili motivi, per i quali sono in corso ulteriori accertamenti».

Le condizioni del 17enne ferito a Trieste

Diversa, allo stato attuale, la posizione del 18enne kosovaro, rintracciato invece già poco dopo la mezzanotte della sera dell’accoltellamento. La polizia ha spiegato che è emerso che il ragazzo era coinvolto nella lite «sebbene il giovane teneva a precisare di essere intervenuto per allontanare fisicamente dalla vittima l’amico minorenne, con il quale si trovava, avendo notato in terra una chiazza di sangue». Il suo ruolo, quindi, resta ancora da definire con chiarezza. Il 17enne, ferito gravemente, si trova ora in prognosi riservata presso l’ospedale di Cattinara.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • angela di bella 15 Ottobre 2019

    E’ una vergogna tutta colpa di un governo che non funziona. Non hanno cervello quello che stanno creando per l’accoglienza di massa che non viene controllata. Pidioti