Travaglio picchia duro su Renzi: «Ha fondato un partito per farsi quattro risate»

21 Set 2019 10:59 - di Redazione

Un altro attacco di Marco Travaglio a Renzi. Un attacco durissimo. Nell’editoriale sul Fatto Quotidiano sbotta: «È la prima volta, a memoria d’uomo, che un politico (si fa per dire) fonda un partito non per realizzare un programma qualsiasi, ma per farsi quattro risate. Poi ci è apparso, come un’illuminazione, il Bertinotti di Corrado Guzzanti. Quello della sinistra che non deve governare, ma fare scherzi telefonici, rompere i coglioni e divertirsi. Quello che rimpiangeva i bei tempi di Prodi, che lavoravano tutto il giorno, mentre lui giocava a biliardo e poi alle 3 del mattino andavamo sotto casa di Veltroni, si appendevamo al campanello e poi via a correre e ridere per la strada».

La strategia è precisa: «Diventare la forza più irresponsabile del Paese, opponendo al voto utile il voto dilettevole». Ora – scrive Travaglio – «con la crisi delle ideologie, la Sinistra sta poco bene ed è affollatissima, fra 5Stelle, Pd e LeU. Ed ecco l’ideona: fondare il Centro del gioco e degli scherzi per rompere i coglioni a Conte & C.».

«Fino a una settimana fa, Renzi controllava i gruppi parlamentari Pd. Ma si annoiava: vuoi mettere invece una miniditta ad personam? Conta molto meno, perché metà dei renziani non ci entrano. Ma se ne parla molto di più. Anzi tutti dicono che adesso Renzi è il padrone del governo, come se prima non ci fosse e come se i cosiddetti “renziani” lo fossero per convinzione e non per convenienza (altri 4 anni di poltrona e di pensione)».

L’affondo di Travaglio: «Basta scorrere i nomi dei 41 italo-vivi: Bonifazi, sempre e ovunque tesoriere; la Boschi, e-ho-detto-tutto; Migliore, detto Genny ‘a Poltrona; Rosatellum; De Filippo, per non lasciare solo Bonifazi in rappresentanza degli indagati; Ferri, perché il gemello Lotti per ora non viene; una di FI, che giustamente non vede la differenza; e Socialistanencini (si chiama così, una parola sola), che porta in dote il glorioso marchio del Psi (di Craxi, sia chiaro, non certo dei putribondi Turati, Nenni e Pertini)».

«Più che un partito – conclude Travaglio – pare il bar di Guerre Stellari. Quindi basta dare del bugiardo a Renzi: stavolta è stato di parola. Il Centro Dilettevole è appena partito e già fa scompisciare».

Commenti

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  • Roberto Negro 28 Settembre 2019

    Travaglio. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, fa sempre sganasciare dalle risate: un cumulo di idozie condite in una salsa finto-ironica (finto perchè vorrebbe esserlo, ma ottiene l’effetto opposto) è fantastico per farsi davvero due risate. Su Travaglio.

  • Veniero Carlo Maria Moroni 22 Settembre 2019

    Renzi, perso il referendum il 4/12/2016 si dimise il 7 tre giorni dopo e Gentiloni lo sostituì. Le politiche del 4/3/2018 hanno portato il PD al 18% e questa sconfitta viene addebitata a Renzi che si era ritirato 15 mesi prima dal governo e dalla direzione del PD. Inutile ricordare che nel PD erano rimasti gli stessi che avevano spinto per il no al referendum e avevano festeggiato la sconfitta di Renzi con tutte le destre. Quindi non è stato Renzi a portare il PD al suo punto più basso ma l’opposizione interna le mummie storiche i vari D’Alema, Bersani , ecc… Oggi il partito è ancora loro e Renzi ne è uscito giustamente. Sarà sempre più seguito ma certamente non per conquistarsi un ruolo politico, non ne ha certo bisogno. Il problema è il paese e le contraddizioni che vive artatamente per i debiti accumulati in 73 anni dalle destre: DC, FI, Lega e m5s, visto che i tre governi di sinistra i due Prodi e il Renzi hanno diminuito il debito. Con questa mossa ha preso le redini del governo. Il m5s ha il terrore delle elezioni in cui i parlamentari perderanno il posto e i 3 milioni che la legislatura gli assicura e il PD a guida Gentiloni ha il problema che non gli si può opporre se non vuole aumentare la perdita di consensi e il travaso di voti verso l’Italia viva.

  • Riccardo 22 Settembre 2019

    Ride bene chi ride ultimo