Terremoto, il sindaco Biondi a Mattarella: «Che fine ha fatto il dossier L’Aquila?»

16 Set 2019 18:48 - di Redazione

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – oggi  presente nel capoluogo d’Abruzzo per la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico-  un documento molto urgente. L’appello affinché il governo adotti misure importanti ed immediate per fornire nuovo impulso alla rinascita dei territori colpiti dal sisma 2009. «Oltre ad aver ringraziato il Capo dello Stato per la sua significativa presenza in città – spiega il sindaco Biondi – ho sottoposto alla sua attenzione una breve memoria, con l’auspicio che i contenuti possano essere estesi alle massime autorità governative». Se non si fa in fretta, si rischia di compromettere tutto.

Biondi: «Si rischia di pregiudicare la ripresa»

Nel programma di governo vago presentato da Conte alle Camere è infatti sparita una figura chiave, colui che ha la delega alla ricostruzione. Lo ha in questi giorni stigmatizzato anche il governatore dell’Abruzzo Marsilio. Ora Biondi rincara la dose. «Questa terra ha bisogno, come accaduto sempre da 10 anni a questa parte, di un interlocutore nominato dall’esecutivo che funga da raccordo tra le istituzioni centrali e quelle dei territori colpiti dal terremoto: una figura determinante, che mi auguro possa essere individuata in tempi rapidi, per non pregiudicare il percorso di ripresa economica, sociale e culturale intrapreso». Spiega ancora il  primo cittadino: «Non meno importante, inoltre, è la conferma della Struttura di Missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, necessaria per monitorare i processi di ricostruzione e programmare gli interventi sostenuti con le risorse messe a disposizione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica». «È inoltre necessario che gli organismi legislativi riprendano in mano il dossier L’Aquila, già condiviso con rappresentanti istituzionali, parti sociali e associazioni di categoria, contenente misure che riteniamo utili per accelerare alcuni procedimenti, soprattutto nella ricostruzione pubblica».

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