Tensione al Senato, governo assediato dall’opposizione: “Elezioni!”, “Bibbiano, Bibbiano”
Interruzioni dai banchi dell’opposizione, cori “elezioni subito” ma anche “Bibbiano, Bibbiano”. Si surriscalda il clima a Palazzo Madama durante il dibattito sulle comunicazione del governo Conte per la fiducia, attesa per le 18. Il riverbero della piazza traboccante di ieri contro l’esecutivo dell’inciucio è forte anche al Senato. L’atmosfera si surriscalda durante l’intervento del vicepresidente dei senatori Pd Dario Stefano, richiamato poù volte all’ordine dal presidente Elisabetta Casellati a osservare i tempi degli interventi concordati in conferenza dei capigruppo. Stefano, che stava per concludere, ha protestato per il fatto di essere stato “ripetutamente interrotto”. Subito dopo, a parte un momentaneo black out del microfono, ha potuto concludere il suo discorso. Dopo varie insistenze Casellati ha detto a Stefano: “sta esagerando”, a quel punto sono partiti i cori della Lega “elezioni, elezioni”, e dai banchi del Carroccio qualcuno ha gridato a Stefano “’venduto!”. L’Aula, dove i numeri per il via libera al Conte bis sono risicati, ancora non brilla per presenze (gli interventi dei big sono previsti intorno alle 14), Salvini è seduto e prende appunti, stanco ma soddisfatto per il successo della manifestazione di piazza promossa da Fratelli d’Italia sotto Montecitorio che ha inondato il centro della Capitale intorno al palazzo della politica. D
Duro l’intervento del senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini:«Professore lei è passato con una grande leggiadria da un governo sovranista a un governo neo comunista. Il suo è stato un volo leggiadro da Salvini alla Boldrini. Questo è un governo composto non da tre forze politiche ma da tre debolezze politiche: il comunismo inconsapevole del M5s. Cinquestelle inconsapevoli di tutto, al punto che non sanno nemmeno di essere comunisti». E ancora: «C’è poi il comunismo del Pd, un comunismo del quale il Pd stesso si vergogna. C’è poi il comunismo di Leu, un comunismo paleolitico ma è l’unico comunismo rispettabile».