Prima fedelissima del Cav, poi di Alfano, ora di Zingaretti: la Lorenzin entra nel Pd
Scegli un tweet per annunciare il passaggio ufficiale al Partito democratico guidato da Nicola Zingaretti. È l’ultima mossa dell’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin che compie l’ennesimo salto della quaglia. Prima fedelissima di Silvio Berlusconi, dopo aver militato in Forza Italia ed essere approdata al Popolo della Libertà, è passata convinta con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano per entrare poi in Alternativa Popolare. Da oggi è alla corte zingarettiana dove – parole sue – vuole «rafforzare i dem allargando il campo dei moderati, che è l’unico modo possibile per fermare Salvini». Anche per l’ex azzurra la mission è azzoppare il pericoloso ex ministero dell’Interno, per molto tempo suo alleato nel Pdl.
Dalle colonne di Repubblica la Lorenzin racconta di aver avuto contatti anche con Matteo Renzi che però non sono andati a buon fine. «Dopo aver riflettuto a lungo, ho fatto la scelta a mio parere più giusta rispetto al percorso che ho fatto in questi anni». Per la cronanca l’onorevole Lorenzin alle ultime politiche del 2018 è entrata in Parlamento in quota Civica Popolare. Tra i primi a commentarev nel Pd il capogruppo alla Camera ed ex ministro renziano, Graziano Delrio, per il quale «è una gran bella notizia l’adesione di Beatrice Lorenzin alla comunità dei democratici. Conferma che il Pd è la casa accogliente dei riformismi e di tutte le esperienze e le persone che hanno a cuore il servizio al Paese. L’aspettiamo presto nel gruppo parlamentare». Casa aperta a tutti, buona per tutte le occasioni. Con il passaggio al Pd l’ex ministra va a rinforzare il gruppo parlamentare del partito di Zingaretti dem dopo l’emorragia di deputati fuoriusciti con Renzi,
Oggi Belpietro scrive che i traditori dovrebbero ricordarsi di Fini. Tutti i 40 che lo seguirono per sabotare Berlusconi sono finiti da tempo fuori dalla politica, e il loro capo si è dato del c., e passa molto tempo nei tribunali. Idem per coloro che nel 1977 mollarono Almirante per fondare DN (sciolta già nel 1979). E lo stesso per i leghisti che nel ’94 tradirono Bossi per passare a FI. Idem per i transfughi del NCD di Alfano, che fecero da stampella al governo Letta. E per i vari Follini, Verdini, Tabacci, ecc. Gli elettori hanno memoria lunga, e ricordano i nomi di chi li ha presi in giro….