Petrolio, attacchi agli impianti sauditi: Trump autorizza l’uso delle riserve strategiche
“Sulla base dell’attacco all’Arabia Saudita, che potrebbe avere un impatto sui prezzi del petrolio, ho autorizzato l’uso delle riserve strategiche di petrolio, se necessario e in una quantità da determinare” ma “sufficiente a mantenere i mercati forniti”. Lo ha annunciato su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo l’attacco con i droni contro siti petroliferi in Arabia Saudita.
“Dietro gli attacchi all’Arabia Saudita c’è l’Iran”
“E’ stata attaccata la fornitura petrolifera dell’Arabia Saudita – ha proseguito Trump – C’è ragione di credere che conosciamo il colpevole, siamo pronti e carichi in attesa delle verifiche, ma stiamo attendendo di sentire dal regno saudita chi ritengono sia la causa di questo attacco” e sulla base delle indicazioni “procederemo”. Sabato il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha affermato che l’Iran è dietro all’attacco con droni contro gli impianti petroliferi sauditi, nonostante la rivendicazione da parte dei ribelli Houthi. “Teheran è dietro a quasi 100 attacchi in Arabia Saudita mentre Rohani e Zarif fanno finta di impegnarsi nella diplomazia”, ha scritto Pompeo su Twitter, parlando di “un attacco senza precedenti contro il rifornimento energetico mondiale”.
Petrolio, impennata dei prezzi
L’annuncio di Trump arriva dopo una prima impennata del greggio ieri sera. Il prezzo del greggio americano sale a 60 dollari al barile dopo l’attacco di sabato a due maxi impianti petroliferi dell’Arabia Saudita e l’escalation che ne è seguita tra Usa e Iran. All’avvio degli scambi al Nymex il prezzo resta stabile intorno ai 60 dollari, in crescita di circa 5,5 dollari dall’ultima chiusura (54,85 dollari al barile), con picchi fino ai 64 dollari durante gli scambi della seduta asiatica. L’ultima volta che i prezzi del Wti hanno superato i 60 dollari al barile è stato a inizio luglio. Anche il Brent cresce di circa il 10% rispetto all’ultima chiusura degli scambi e si muove intorno ai 66,5 dollari al barile. La produzione di petrolio dell’Arabia Saudita è stata dimezzata, con un taglio di 5,7 milioni di barili al giorno dopo l’attacco ai due impianti, di proprietà della compagnia statale Aramco.