M5S, i senatori “processano” Di Maio: «Ha troppi poteri, intervenga Grillo»
Si è trasformato in un corale e pubblico atto di accusa verso Luigi Di Maio la riunione dei senatori convocata per la presentazione delle candidature a capogruppo di Palazzo Madama. «Abbiamo chiesto tutti una radicale modifica dello statuto per quel che riguarda i poteri del capo politico – ha spiegato uno dei presenti -. Serve una gestione più democratica del MoVimento. Su questo siamo tutti d’accordo». E solo su questo, in verità. Per il resto, infatti, la riunione ha fatto intravedere solo scintille.
Scintille alla riunione per individuare il capogruppo
Sempre stando ai si dice di chi vi ha partecipato, nel clima infuocato della riunione – che doveva servire anche ad individuare i membri del direttivo – diversi senatori hanno fatto pressioni per ottenere un «allargamento dell’area decisionale». Da qui l’idea di modificare lo statuto del gruppo per limitare le competenze del leader pentastellato. E non è tutto, perché l’intenzione di molti è anche quella di coinvolgere il garante supremo del MoVimento, Beppe Grillo, chiedendone l’intervento diretto. «Di Maio – ha riferito la stessa fonte – è capo politico ma anche ministro degli Esteri, si troverà spesso all’estero per motivi istituzionali e non potrà badare costantemente al MoVimento. Prima della caduta del governo Cinquestelle-Lega si era parlato della creazione di una segreteria, poi la crisi politica ha rallentato questo processo. Ora ci aspettiamo che si faccia ciò che è stato promesso».
Di Maio sotto accusa anche per l’accordo con il Pd in Umbria
Ma non è stato solo il ruolo di Di Maio ad agitare la riunione dei senatori grillini. Scintille si sono viste anche quando l’assemblea ha toccato il tema delle imminenti elezioni regionali in Umbria, dove proprio nelle ultime ore è maturato un accordo con il Pd su un nome fuori dai partiti. Molti dei presenti non hanno affatto gradito spendendo più di una lamentela sul metodo adottato. L’accordo, si è infatti sfogato più di un senatore, «ci è volato sopra la testa». Per Di Maio un’altra tegola.
È incredibile che in un movimento padronale si invochi la democrazia dal padrone. Ancora più assurdo che per la regalia del reddito di cittadinanza si sia mandato in parlamento e al governo un movimento che serve a riempire le casse della Casaleggio e Associati. Questo popolo ha ciò che merita.
Voi del movimento cinque stelle siete un gruppo di parassiti e, se avete un po’ di orgoglio dovete mandare a casa questo governo sinistrato e ANTITALIANO che anche voi avete preso quella piega di essere ANTITALIANI, SIETE DIVENTATI PEGGIO DI LORO VERGOGNATEVI PRIMA DI MO’ MANDATE A CASA QUESTI ABUSIVI AL VOSTRO GOVERNO. PRIMA GLI ITALIANI VERACI poi tutti gli altri bastardi comunisti.