L’Italia già invasa dai musulmani: svelato quando saranno la metà della popolazione
Nel 2019 la religione islamica è diventata la più diffusa tra gli stranieri presenti in Italia. E, tra un’ottantina d’anni, i musulmani potrebbero diventare la metà della popolazione italiana. A rivelarlo è il “Primo rapporto sull’islamizzazione dell’Europa”, realizzato dalla Fondazione FareFuturo con il contributo dell’ufficio studi di Fratelli d’Italia, nel quale si dà conto anche dei sentimenti degli italiani rispetto a questa realtà. «Gli Italiani avvertono l’importanza di nuovi più efficaci interventi sul fronte della sicurezza, della legalità e della tutela della nostra cultura e dei nostri costumi, ma sono assolutamente scevri da atteggiamenti xenofobi, che condannano senza infingimenti», spiega il senatore di FdI e presidente di FareFuturo, Adolfo Urso, nel suo contributo al dossier.
L’Islam prima religione tra gli stranieri
Dal rapporto emerge come il 2019 sia un anno di svolta: per la prima volta fra gli stranieri in Italia i musulmani sono diventati più dei cristiani ortodossi. Sono 1,58 milioni, la maggior parte viene da Marocco (440mila), Albania (226mila), Bangladesh (141mila), Pakistan (106mila) ed Egitto (111mila). Alla luce di questa crescita, delle attuali tendenze dei flussi migratori e del tasso di fertilità tra le donne musulmane (il doppio rispetto alle italiane) il rapporto sull’islamizzazione dell’Europa calcola che «nel 2100 i musulmani potrebbero costituire la metà della popolazione italiana».
Gli italiani chiedono rigore
Si tratta di un fenomeno rispetto al quale gli italiani hanno le idee molto chiare, come evidenziato da un articolato sondaggio svolto da Arnaldo Ferrari Nasi. La maggior parte dei nostri concittadini ritiene che i musulmani in Italia siano moderati e vogliano integrarsi (rispettivamente il 62% e il 55% del campione), ma è convinta che perché questo possa realizzarsi c’è bisogno di regole rigorose e leggi, anche speciali, contro chi predica l’odio e giustifica gli atti di terrorismo: le chiede l’80% degli intervistati. Forte, inoltre, la richiesta di rendere obbligatorio l’italiano per le prediche nelle moschee, che arriva dal 56% del campione. L’85% degli italiani pensa che «gli immigrati dovrebbero fare un corso di lingua italiana e di educazione civica prima di essere regolarizzati». Il 64 per cento esige «il rispetto totale delle leggi italiane in vigore», senza il quale non può esserci «piena integrazione». C’è un 20%, invece, che permetterebbe deroghe motivandole col rispetto delle esigenze religiose dei musulmani e un sorprendente 11% «che vorrebbe leggi specifiche per le nuove comunità di immigrati, come una legge sulla poligamia».
I rischi della sottomissione culturale
C’è, a monte dell’integrazione, il problema culturale. A fronte di un 8% di intervistati che ritiene che il musulmano possa integrarsi meglio di altri, per via delle comuni radici mediterranee e storiche, si registra un 35% che sottolinea la troppa differenza culturale, di mentalità, e «che ritiene l’inserimento nella nostra società come meno fattibile e comunque più difficoltoso». Un esempio per tutti: il velo e il rapporto uomo-donna. Il 60% degli italiani ritiene « sia una coercizione imposta dalla famiglia e dai retaggi», mentre arriva al 78% la percentuale di chi riconosce che la legge islamica «ritiene le donne inferiori rispetto agli uomini, ovvero che abbiano meno diritti e più doveri». Infine, buon 11% di italiani, uno su dieci, è addirittura convinto che ci sia una volontà di islamizzazione per quanto non esplicitata. «La sottomissione è la prima “catena mentale” non ancora materiale che l’Europa dovrà spezzare se intende davvero reagire alla “decadenza”, riaffermando i valori della propria civiltà», scrive Urso nel suo contributo al Rapporto, nel quale sottolinea che questa sottomissione culturale è «tanto più pericolosa di quella reale, soprattutto nella società virtuale in cui predomina l’apparenza».
RICORDIAMOCI GLI SCRITTI E LE PREVISIONI DI ORIANA FALLACI. CON L’ISLAM NON PUO’ ESSERVI COABITAZIONE, L’ISLAM VUOLE GOVERNARE IL MONDO. GLI EUROPEI GIA’ UNA VOLTA HANNO CACCIATO I MUSULMANI DALL’EUROPA, DOVREMMO RIPETERE L’AZIONE E TEMO CHE UN GIORNO NON LONTANO QUESTO ACCADRA’.
RICONQUISTIAMO L’ITALIA E L’EUROPA. OCCORRE UN ALTRO DUCA EMANUELE FILIBERTO
Purtroppo sara`cosi`, io non ci saro`piu`ma i nostri figli, i nostri nipoti, ne subiranno le conseguenze, grazie zecche rosse, continuate a farne arrivare sempre di piu` povera la mia Italia che amo tanto, saremo dominati da una cultura barbara e crudele che con la nostra non ha assolutamente nulla da spartire
Con la benedizione del Santo Padre Bergoglio, che con la politica papale svuota Chiese e riempie Moschee !
Poveri noi!!!!!!!
PER FORTUNA NEL 2100 NON CI SARO’ PIU’. POVERA ITALIA!
Lo disse apertamente Erdogan rivolgendosi agli islamici in Europa: “fate 5 figli a testa e tra 20 anni l’Europa sarà vostra”. Storia, non balle.
L’Islam va messo fuori legge, corano, sharia, hadit ecc. ecc. sono contrari a tutte le Costituzioni occidentali. L’Islam non riconosce alcuna delle carte dei Diritti umani, incluisa quella per la tutela dei minori. Chi difende l’islam o è ignorante, o è un idiota oppure è in malafede.
Quante cose sbagliate, specialmente nelle cifre. I musulmani sono oltre il 1.700.000, non hanno nessuna intenzione di integrarsi, ma sono pronti ad imporre le loro leggi e regole, e’ solo questione di tempo. Cercano in tutti i modi di arrivare a posizioni chiave, come sindaco, o ministro di qualche portafoglio e da li si espanderanno come cancro su tutta la rete di controllo di un paese, in questo caso l’Italia. Attualmente il loro sistema e’ l’uso della donna come fattrice e non come madre di famiglia e guai se le donne gli partoriscono delle femmine loro vogliono solo maschi, quindi usano il sistema dele due o tre o piu’ mogli per sparare piu’ figli possibili, a tutto questo il buonismo italiano li coccola e li appoggia, ma questo e’ dato dalla totale ignoranza della popolazione in fatto di islam. Aspettate e vedrete cosa succedera’ appena avranno uno spazio per imporsi.
Come disse un importante imam, “Con le vostre leggi vi invaderemo, e con le nostre leggi vi sottometteremo” evidenzia l’esattezza di quanto esposto nell’articolo. Io ho l’impressione che sia sbagliato definire l’islam una religione, perché ha più la connotazione di una “setta”, perdipiù maschilista. Ho letto che il velo non è un simbolo religioso, perché è una invenzione di uno sceicco con l’intenzione di evitare che altri uomini vedessero le sue trenta mogli “giovanissime e bellissime. Tra l’altro, una religione che prevede, in caso di abbandono della stessa, la pena di morte, mi ricorda l’usanza mafiosa. Forse la mia è una impressione personale sbagliata, ma allora qualcuno mi spieghi e mi corregga. Qui mi fermo perché sarei troppo lungo.
Certe questioni le aveva gia’ esplicitate Oriana Fallaci quasi vent’anni fa.
Il razzismo sorge come reazione ad una condizione di impotenza verso una cultura che non rispetta i nostri valori e principi etici, così come rappresentati nella Costituzione repubblicana.