La madre di Arisa indagata per truffa: si fingeva invalida in carrozzina e poi curava l’orto da sola
Nell’inchiesta sui falsi invalidi di Potenza è indagata anche la madre della cantante Arisa, Assunta Santarsiero. L’indagine punta su alcuni faccendieri che con l’ausilio di medici e avvocati truffavano l’Inps percependo indebitamente pensioni e indennità di accompagnamento per migliaia di euro. Dal 2018 ad oggi, solo da quando è partita l’inchiesta, frodi per 530mila euro. Tutto fa pensare che la condotta criminosa andasse avanti già da anni.
La madre di Arisa è accusata di truffa in concorso. La donna, che ha 62 anni, avrebbe infatti truffato l’Inps percependo una indennità di accompagnamento che non le spettava. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Potenza, denominata «Il canto delle sirene», ha coinvolto oltre alla signora Santarsiero altre 39 persone, tra cui molti avvocati e medici, che sarebbero parte integrante nella gestione dei falsi invalidi. Cinque le persone finite agli arresti domiciliari. La squadra mobile di Potenza, diretta da Donato Marano, in particolare avrebbe accertato che le condizioni della signora Santarsiero non erano tali da poter richiedere i benefici di legge per l’invalidità e l’accompagnamento. In Tribunale si era presentata in carrozzina, «fingendosi affetta da gravi patologie», per cercare di ottenere l’indennità di accompagnamento, salvo poi uscire da casa, quotidianamente da sola, anche per curare l’orto.