La bordata di Paragone: «Tra noi senatori cresce il malumore. Fino a martedì è lunga…»

7 Set 2019 18:12 - di Luciana Delli Colli

«Secondo me potrei non essere più solo, nel gruppo Senato M5S, ad aver capito che il Conte 2 è una operazione contro i cittadini…». A scriverlo su Facebook è stato Gianluigi Paragone, rilanciando un articolo sul «basso gradimento» del governo giallo-rosso fra gli italiani: appena il 36%. Appena un’ora prima Paragone aveva postato un altro titolo, stavolta sulla sintonia tra il nuovo esecutivo e Bankitalia, con un commento ancora più caustico: «Nessuno mi aveva detto che saremmo passati dalla difesa del popolo al consolidamento del sistema…». E ancora, postando il baciamano di Conte ad Angela Merkel: «Non credo che sia il più grande ribaltone di sempre, ma sono sicuro che dalla difesa degli italiani passeranno alla difesa del Sistema. La Ue continua a fare solo gli interessi della Germania. E questo governo ha già deciso di accontentarsi delle briciole».

«Da qui a martedì la strada è lunga»

Insomma, un Paragone a ruota libera, sebbene poi, contattato da Affariitaliani.it, si rifiuti di commentare le sue esternazioni. «Per oggi mi basta questo, da qui a martedì la strada è lunga», ha detto il senatore grillino, che non ha voluto neanche rispondere alla domanda su «quante mani» servano per contare chi potrebbe pensarla come lui nel gruppo M5S di Palazzo Madama e quindi non votare la fiducia al governo. «E che ne so? Anche io faccio il giornalista e raccolgo gli umori e il malessere».

I malumori per le poltrone

E il malessere è crescente tra i senatori del M5S? «Penso proprio di sì», è stata la risposta di Paragone, che però non si sbilancia sull’ipotesi che il governo Conte bis possa essere a rischio. «Questo non lo so, alla lunga però credo di sì. Io parlo di quello che so e penso che nel lungo periodo usciranno tutte le difficoltà, soprattutto dopo che verrà comunicata la lista con i sottosegretari e gli altri posti di governo. Lì si che si capirà il metodo…».

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