La birra era troppo fredda: marocchino picchia un barista di Reggio Emilia
Non ha esitato a tentare di investire con la sua auto i testimoni che lo avevano visto aggredire e picchiare brutalmente la barista del bar Cadè di Reggio Emilia, in via Giordano Bruno. Intercettato da carabinieri e polizia, dopo aver percorso un tratto di strada a folle velocità, ha speronato l’autoradio dell’Arma, nel tentativo di assicurarsi la fuga. Rimasto a piedi, è stato però raggiunto e immobilizzato.
Protagonista della vicenda è un marocchino 39enne, anagraficamente residente in provincia di Potenza e con alcuni precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. I fatti risalgono alla scorsa notte, a Cadè di Reggio Emilia: sono circa le cinque del mattino quando l’uomo entra nel bar e ordina una birra. Non contento del servizio ricevuto, l’uomo si lamenta che la birra è troppo fredda, poi aggredisce, prima verbalmente, la proprietaria dell’esercizio pubblico, e infine le lancia contro la bottiglia di birra che aveva ordinato. Immediata la reazione della donna che tenta di difendersi armandosi di un bastone, in realtà un mattarello preso dalla cucina, scacciandolo
dal locale. La discussione, tuttavia, riprende pochi minuti dopo, quando il marocchino, rientrato nel bar, torna ad aggredirla. Ma è fuori dal locale che accade il peggio: l’uomo, armatosi dell’asta metallica usata per aprire e chiudere la saracinesca del locale, colpisce con violenza inaudita la cinese che, nel frattempo, era uscita in strada, arrivando quasi a strangolarla nell’immobilizzarla con un braccio al collo contro la parete, impedendole di respirare.