La Bindi si vendica: «Io fidarmi di Renzi? Macché, è solo un cinico»

24 Set 2019 14:51 - di Adriana De Conto

Il ciclone Rosy Bindi si abbatte su Matteo Renzi e premonisce che per il Pd il peggio deve ancora venire. La scissione operata da Renzi è solo l’inizio di un cataclisma. In un’intervista al Corriere della Sera l’ex presidente dell’Antimafia, Rosi Bindi, riemersa sulla scena politica,  esprime questo scenario funesto e si scatena contro l’ex rottamatore. «La scissione di Renzi? Non è finita qui», dice la Bindi in un passaggio. «Temo che ci saranno altre uscite dal Pd – profetizza – Renzi ha incassato ministri e sottosegretari, è uscito con grande cinismo e tempismo e ora siede al tavolo del governo».

Bindi:«Non mi sono mai fidata di Renzi»

L’ex presidente del Pd è spietata contro l’ex premier: «Di certo rivendicherà la golden share. La sola spiegazione della scissione è che, Renzi, di cui non mi sono mai fidata, non sa stare in un partito dove non comanda. Renzi e Salvini faranno di tutto per alimentarsi a vicenda, quindi toccherà al Pd combattere la cultura che la Lega interpreta». Poi passa ad analizzare la situazione del Pd post- scissione. Che ruolo ha, che ruolo potrà avere? Il Pd serve «anche più di prima. Se qualcuno pensa di tornare a una forza di sinistra che dimentica di essere plurale, le conseguenze potrebbero essere devastanti. I problemi del Pd nascono dalla tentazione di un’autosufficienza, da egemonie e nostalgie reciproche, da accordi di potere. Non siamo mai riusciti a fare sintesi». Da come si sonno messe le cose, fa bene la Bindi ad aspettarsi il peggio.

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