“Incontro amichevole”. Gentiloni in ginocchio da Von der Leyen, Macron applaude

6 Set 2019 14:40 - di Robert Perdicchi

L’incontro tra la presidente eletta della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l’ex premier Paolo Gentiloni, durato circa un’ora stamani a Bruxelles, si è  svolto in un clima “molto amichevole”, fanno sapere fonti qualificate di Bruxelles, a commento di un primo approccio, decisamente non ostile, tra il futuro commissario in quota Italia, Paolo Gentiloni, e il capo dell’esecutivo europeo. Non solo amichevole, ma “molto amichevole”, un dettaglio non da poco che svela tanto, nel linguaggio della diplomazia.

Gentiloni a caccia di una buona poltrona

In queste ore Gentiloni, con il sostegno del Pd e la nuova linea “europeista” del M5S, sta provando a strappare, con argomenti facilmente immaginabili – moderazione, fedeltà, non belligeranza – la delega agli Affari economici, quella che manteneva fino a poco fa il “nemico” dell’Italia Moscovici. Ma non è detto che la ottenga. L’ex premier italiano ha fatto il giro degli uffici del “transition team”, la squadra che accompagna Ursula von der Leyen in questa fase, con l’obiettivo di convincere la presidente, che stamani ha incontrato in un faccia a faccia di un’ora a palazzo Charlemagne, nel Quartiere Europeo di Bruxelles. Se questo obiettivo si concretizzerà o meno, lo si vedrà di qui a martedì prossimo, quando Von der Leyen presenterà la squadra dei commissari. Intanto per il Commercio, uno dei portafogli economici “pesanti” che all’Italia potrebbero interessare (siamo un Paese esportatore, come la Germania), l’irlandese Phil Hogan, attuale commissario all’Agricoltura, è uno dei candidati, anche in vista della Brexit e dei negoziati con il Regno Unito sulla relazione futura con l’Ue. Invece per la Concorrenza, altra delega economica “pesante” in teoria appetibile per Roma, sarebbe in corsa anche la francese Sylvie Goulard, indicata anche per l’Industria o per il settore Difesa, che con la Pesco diventa importante anche a livello comunitario, oltre a Margrethe Vestager, che però ha gestito il portafoglio, importantissimo, già per cinque anni.

L’euforia della Francia per il governo giallo-rosso

Intanto, la svolta “lealista” dell’Italia nei confronti dell’Europa, guarda caso viene salutata con grande soddisfazione dal governo Macron. Parigi, infatti, commenta positivamente il fatto che “l’Italia compia la scelta dell’Europa”. Intervistata su Radio Classique, il sottosegretario agli Affari Europei Amélie de Montchalin commenta in questi termini le notizie provenienti da Roma, con la nascita del nuovo governo. «Il rischio che Matteo Salvini faceva correre al suo paese era che se il suo piano si fosse svolto come lui auspicava, non ci sarebbe stato un governo per avere la legge di bilancio». Un indizio di come l’Italia, a testa bassa, si prepari a tornare nell’alveo della “sottomissione” alla burocrazia di Bruxelles, con sommo gaudio dei “grandi”, dalla Francia alla Germania…

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