Immigrazione, il governo giallo-rosso riapre i porti alle Ong e agli scafisti

12 Set 2019 19:39 - di Redazione
Il governo giallo-rosso riapre i porti alle Ong, agli scafisti e all'immigrazione selvaggia

Zingaretti esulta – «bene attenzione e soluzione governo su Ocean Viking» – e il governo gialloroso si accinge ad aprire i porti italiani a scafisti e ong ridando vigore alle ondate di immigrati ai quali i governi Letta, Renzi e Gentiloni ci avevano abituato.
Il primo passo e la modifica dei decreti sicurezza tagliando le sanzioni e le multe previste dai decreti Salvini per le Ong che facevano da taxi del mare agli immigrati.

«Oltre a modificare il decreto Sicurezza Bis – seguendo doverosamente i rilievi del Presidente della Repubblica – e oltre a lavorare a livello europeo sugli accordi per i rimpatri tralasciati da Salvini, il MoVimento 5 Stelle – annuncia con un post su Facebook, la senatrice pentastellata Paola Taverna – continua a sostenere, come ha sempre fatto, la necessità di istituire canali di migrazione legale e contrastare le cause socio-economiche dell’emigrazione nei Paesi d’origine promuovendo lo sviluppo, incoraggiando la pace». Insomma le solite chiacchiere fumose, a parte la certezza che CinqueStelle e Pd modificheranno il decreto Sicurezza bis, quello che ha impedito alle Ong di rendersi complici degli scafisti.

«Positiva l’attenzione e la soluzione sulla vicenda della Ocean Viking da parte del Governo. È importante che le cose comincino a cambiare per il bene dell’Italia e con il coinvolgimento dell’Europa #OceanViking», scrive su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Zingaretti rivela così i contenuti del Consiglio dei ministri di oggi centrato proprio sulla questione immigrazione convocato da Conte a Palazzo Chigi e al quale hanno preso parte i capi delegazione di M5s e Pd, Luigi Di Maio e Dario Franceschini , il neo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, quello della Difesa, il dem Lorenzo Guerini e la collega di partito, la vicesegretaria Pd, Paola De Micheli, titolare del ministero delle Infrastrutture.

«Ocean Viking ha ribadito richiesta di porto sicuro a Italia e Malta per 82 naufraghi, tra cui 18 minori e 1 donna incinta. Speriamo in una decisione rapida, di responsabilità e umanità», gli fa eco su Twitter, Medici senza frontiere.

Sulla vicenda della nave Ocean Viking «risulta già un’adesione di diversi Stati membri che consentirà un’adeguata e sollecita soluzione», lascia filtrare in una nota Palazzo Chigi al termine del vertice sugli immigrati. Ed è facile immaginare cosa significhi. Anche l’Italia aprirà i porti e si caricherà una parte dei clandestini. Una decisione che ridarà speranza a Ong e scafisti di ricominciare insieme il traffico di esseri umani e il ricco business della tratta di schiavi.

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