Il grillino che sembra Cetto La Qualunque: ecco come prepara il suo spot (audio)
Se mai vi capiterà di ascoltare sul web o in tv uno spottino pubblicitario recitato a memoria da un giovanissimo deputato grillino, probabilmente Luigi Iovino da San Paolo Belsito, in provincia di Napoli, è bene che sappiate che della preparazione di quello spottino pubblicitario abbiamo ascoltato ogni fase, imprecazioni comprese. Non perché ci piaccia origliare, ma poiché costretti dalla decisione di chissà chi di venirlo a registrare proprio sotto le finestre della nostra redazione. Nostro malgrado, siamo dunque testimoni diretti dell’autentico travaglio che alla fine ha partorito (ma non ne siamo sicuri al cento per cento) l’appello del giovane deputato ai «ragazzi» in vista della kermesse Italia a Cinquestelle fissata a Napoli per i prossimi 12 e 13 ottobre. Per carità, nulla da eccepire sulle continue incespicate che hanno costretto l’onorevole testimonial a ricominciare ogni volta daccapo per una decina di volte. Ve le abbiamo risparmiate. L’emozione, si sa, gioca sempre strani scherzi e l’inesperienza di fronte ad una telecamera di certo non aiuta. Quell’audio è tuttavia interessante perché aiuta a capire la fase di difficoltà in cui versano i Cinquestelle nonostante siano riusciti, grazie a Renzi, a sfangare il pericolo, per loro mortale, delle elezioni anticipate. Se infatti la rottura dell’intesa M5S–Lega da un lato risospinge Salvini al Nord, dall’altro rischia di recintare il M5S al Sud. Forse è anche per questo che Italia a Cinquestelle si terrà a Napoli. Del resto è al Sud che meglio si può capitalizzare politicamente la resistenza gommosa opposta all’autonomia differenziata e l’introduzione del reddito di cittadinanza. E allora chi meglio di un testimonial ingaggiato sotto la linea del Garigliano e della sua voce marcatamente partenopea per rendere credibile la réclame della manifestazione? Infine, l’ammiccante sventolamento dei propri 25 anni, età d’elezione (anzi di nomina) del presunto Iovino. Quasi a dire: «Ragazzi, ce l’ho fatta io, ce la potete fare voi. Arruolatevi!». Ma l’effetto è ridicolo: più che evocare il James Stewart e il sogno americano, ricorda il voto di scambio di Cetto La Qualunque.