De Luca senza peli sulla lingua: «Di Maio? Continua a prendersi in giro da solo» (Video)

18 Set 2019 10:51 - di Redazione

Non è certo un giorno che il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, attacca con ferocia i grillini dando loro deu trasformisti e dei politici in cerca di soluzioni di comodo. E così, dati gli ultimi, preoccupanti sviluppi del caso Whirlpool, il numero uno della Regione torna alla carica con bordate che non fanno sconti a nessuno, a partire proprio dal leader pentastellato di cui, in un intervento radiofonico di questa mattina, ha detto: «Di Maio? Si è preso in giro da solo, non è stato preso in giro dall’azienda».

Duro j’accuse del governatore De Luca contro Di Maio

Un fiume in piena, De Luca, che senza peli sulla lingua e decisamente intenzionato a dire le cose come le vede, senza sconti e senza perifrasi addolcenti, parlando a Radio Crc della vertenza Whirlpool, il presidente della Regione Campania ha sentenziato: «Mi pare che siamo nella stessa situazione di 10 mesi fa, anche se si è fatto finta di non vedere i problemi, si è cercato solo di tirarla per le lunghe. Il problema è che abbiamo una società multinazionale che ritiene non ci siano più gli spazi di mercato, mentre la valutazione delle maestranze e dei sindacati è completamente diversa. Si deve partire da qui, avere un gruppo di lavoro tecnico che valuti nel merito le condizioni di mercato».

La conclusione sul caso Whirlpool allusiva e polemica

Non solo: tra un j’accuse a Di Maio e il tentativo di delineare una lucida analisi della situazione aziendale, De Luca ha ribadito che l’intento è «fare di tutto per trattenere Whirlpool a Napoli» e che «come Regione abbiamo già detto che siamo assolutamente disponibili a dare una mano anche in termini finanziari per creare condizioni di vantaggio per l’azienda. Oltre questo non possiamo andare. Si tratta quindi di riunire un tavolo tecnico e fare quello che bisognava fare un anno fa per valutare nel merito se ci sono le condizioni di mercato, se c’è una prospettiva di lavorare non in perdita, ma in attivo. È un lavoro che non è stato fatto – ha poi polemicamente e allusivamente concluso il governatore – e credo che oggi sia obbligatorio farlo per avere la certezza sui conti»…

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