Benvenuti (Ecoitaliasolidale): «Il ministro Bellanova inizia male sull’ambiente»

12 Set 2019 11:59 - di Redazione

Fanno discutere le parole della neoministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, su Ogm e Ceta e hanno già scatenato la reazione delle realtà che da anni, si battono sia contro un’agricoltura basata sugli organismi geneticamente modificati, sia degli accordi commerciali transnazionali in grado di mettere in
pericolo la sicurezza alimentare e i diritti sociali dentro l’Ue e in Italia. Le parole della Ministra Bellanova sono chiare. «Dobbiamo lavorare perchè si arrivi alla ratifica del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, con l’obiettivo di dare competitività al Sistema Italia”, mentre “sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con le parti imprenditoriali, è un tema delicato che non va affrontato in modo azzardato”.

Ed anche qui che le parole della neoministra suonano proprio come un’apertura agli Ogm. «Abbiamo sempre espresso la nostra criticità sui trattati di libero scambio», dichiara Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale del movimento ecologista Ecoitaliasolidale, associazione che da sempre ha aderito al “Coordinamento Stop Ttip – Italia” battendosi prima contro il Ttip, poi contro la ratifica del Ceta e oggi schierandoci contro l’accordo UeMercosur. «I rischi per l’ambiente, il clima e i diritti sociali sono troppi, gli accordi sono impostati in modo da favorire le grandi imprese multinazionali a scapito delle piccole produzioni, esponendo agricoltori, lavoratori ed ecosistemi ad una pressione insostenibile. Se il governo appena nato si pone come priorità la transizione ecologica – continua Benvenuti– questa dichiarazione della Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova è un primo passo nella direzione diametralmente opposta. Ci preoccupano inoltre le sue aperture sugli Ogm, e quindi mentre avremmo preferito sentir parlare di attenzione all’agricoltura-ecologica, questo governo sui temi ambientali inizia proprio male».

Sempre parlando di attenzione all’ambiente – prosegue Benvenuti – «fa impressione l’assordante silenzio sia del neo Ministro degli Esteri, Di Maio che del ministro dell’Ambiente Costa rispetto la terribile notizia che l’acqua radioattiva di Fukushima sarà sversata nell’Oceano Pacifico, secondo le decisioni della società Tokyo Electric Power, che gestisce la centrale nucleare giapponese gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami di marzo 2011». «Così Tokyo sta pianificando di rilasciare in mare 1,09 milioni di tonnellate di acqua inquinata e radioattiva, un disastro ambientale di portata globale ampiamente annunciata e non vi è alcun intervento o presa di posizione da parte dei Ministri Di Maio e Costa e del governo italiano. L’Oceano, non potendo disintegrare questi elementi, li rende “mobili”, come numerosi studiosi stanno evidenziando, attivi per contaminarsi all’interno delle microalghe e di conseguenza ingeriti da vari tipi di pesci. Il passo successivo nella catena alimentare dell’uomo, comprese le tavole dei numerosi sushi restaurant presenti anche in Italia. È necessario ricordare – prosegue Benvenuti – che da luglio 2018 i vertici dell’Unione europea hanno firmato a Tokyo un accordo di libero scambio con il Giappone, il Jefta (Japan-Ue free trade agreeement), con il quale si apre anche all’importazioni di alcune varietà di molluschi e di pesci delle coste nipponiche. Soprattutto non è possibile non affrontare il tema di Fukushima pensando che è lontano geograficamente, infatti partendo dalle coste del Giappone le correnti marine attraverso l’Atlantico sono in grado di traspostare, fra qualche decennio, tutti questi elementi direttamente in Europa, compresa l’Italia. L’attenzione all’ambiente – conclude Benvenuti – non può essere solamente uno slogan o un intendimento da lanciare in campagna elettorale o nel programma di un nuovo governo, ma nei fatti con posizioni chiare e concrete a difesa del territorio, dell’ecosistema e della salute dei cittadini. Questo Governo Conte Bis sull’ambiente inizia proprio male».

Commenti

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  • Edo Orazi 12 Settembre 2019

    Non c’è che dire. E’ proprio un bell’inizio per la neo ministra all’Agricoltura. Più che una buona notizia, una notizia bellanova.