Tony Iwobi: «Cresce il numero degli immigrati leghisti. Loro sanno la verità»
Tony Iwobi, nato nel nord-ovest della Nigeria da famiglia cattolica, è il primo senatore di colore nella storia della Repubblica Italiana ed è leghista. Ma non è una new entry, milita nel Carroccio dal 1993. «Sono salito sul Carroccio negli anni Novanta, attirato dal progetto federalista di Bossi» spiega in un’intervista a Libero. «La mia Nigeria, (il cosiddetto terzo mondo) è una nazione federalista per eccellenza, dove l’autonomia regionale ha risolto molteplici problemi socio-politici. Perché non applicare tale sistema qui in Italia (nel supposto primo mondo) mi sono chiesto quando mi sono iscritto alla Lega?». Attacca la sinistra: «Parlano di Africa secondo i loro schemi ideologici ma sono incapaci di ascoltarla. Non sanno che nel mio continente d’origine ciò che sta avvenendo in Italia negli ultimi anni viene definito “tratta di esseri umani”. Io lo chiamerei invece con il suo nome più autentico, schiavismo moderno».
Iwobi: «Matteo ha salvato molte vite in mare»
Spiega: «Matteo è il politico italiano che più ha fatto per i profughi, salvando molte vite in mare grazie alla riduzione delle partenze, e per gli irregolari, battendosi contro l’illegalità». Salvini è razzista? «Spiegatemi allora cos’ è il razzismo – risponde – se tutelare la sicurezza, i confini, la cultura e le tradizioni del proprio popolo è razzista, allora forse Salvini è razzista, ma io non la penso così. Vogliono fare dell’Italia uno strano Paese, l’unico dove ci sono partiti che non hanno rispetto dei confini nazionali e anzi cercano di abolirli». E ancora: «La pessima politica del Pd negli scorsi anni ha provocato circa 14mila morti in mare e l’ accoglienza indiscriminata ha alimentato in Italia l’ economia sommersa, mettendo in difficoltà milioni di migranti regolari integrati nel tessuto sociale del nostro Paese. Il ministro dell’Interno con i blocchi navali ha fatto capire all’ Europa che il problema migrazioni non è solo italiano ma appartiene all’ intera umanità e di conseguenza va affrontato da tutti, non solo dai Paesi più vicini alle coste dell’ Africa». E infine: «Guardi, al prossimo Parlamento non sarò solo. Ci saranno altri immigrati nelle file della Lega. Sto incontrando moltissimi immigrati sul territorio che nutrono ammirazione per Matteo Salvini. Sono in tanti a essersi avvicinati e iscritti alla Lega».