Salvini va giù duro con Toninelli: «Non è all’altezza del compito»
Ci vuole una manovra vera, con soldi veri per investimenti, opere pubbliche, infrastrutture. Il vicepremier Matteo Salvini l’ha detto senza mezzi termini alle parti sociali nell’incontro in corso al Viminale.«Sono pronto ad andare a contrattare la flessibilità necessaria con l’Europa per spendere su questi obiettivi». Intervenendo a Radio24, Salvini ha attaccato Toninelli. «Non mi sembra all’altezza di gestire le infrastrutture di un Paese bello ma difficile come l’Italia».
Salvini, Toninelli e non solo
«Non voglio regalare agli italiani altri mesi di litigi, polemiche, insulti. Sulla Tav si è perso anno, così come sulla Riforma della Giustizia o sull’Autonomia. Sul taglio delle tasse il dibattito è infinito. Se dovessi ritenere che non c’è più strada, non ne faccio una questione personale, bisogna prenderne atto», ha aggiunto il ministro dell’Interno. «Meglio tagliare il cuneo fiscale della flat tax? L’importante è che ci siano più soldi in busta paga e meno carico fiscale per le imprese. Il salario minimo proposto dal M5s? Prima viene il taglio delle tasse. Prima di ridistribuire bisogna crearla la ricchezza», ha puntualizzato Salvini.
Il vicepremier leghista ha poi commentato l’approvazione di Palazzo Madama al decreto Sicurezza bis: «Non penso sia una vittoria della Lega ma un passo in avanti per un’Italia più sicura. C’è un aumento delle pene per chi aggredisce le forze dell’ordine scendendo in piazza con catene, bastoni o caschi. E multe severe per le Ong che non rispettano la legge».
Redazione,
prendersela con il povero Toninelli è come sparare sulla Croce Rossa. Il problema dei problemi dell’attuale classe dirigente politica è che bel oltre il 90% è totalmente inadeguata. O voi ritenete davvero che il Ministro dell’Interno possa diventare Presidente del Consiglio? Non scherziamo perché stiamo parlando di argomento molto serio. Non è stato un caso che una delle più importanti testate inglesi lo scorso anno hanno incoronato la Signora Meloni come unico politico che può ricoprire quella carica. Ed io concordo totalmente in quanto ha avuto un grande maestro e nel frattempo ha studiato duramente oltre a imporsi un percorso di trasformazione molto duro per raggiungere quell’obiettivo. Inoltre, a mio pare, ha enormi margini di miglioramento pur avendo attualmente come tallone di Achille la materia dell’economia. Per il resto ritengo che possa migliorare da sola ma in campo economico deve assolutamente affidarsi a un grande economista di cui ho suggerito più volte il nome sia su questa testata come nel suo sito. Infatti tutte le soluzioni che ho letto dei diretti competitors e degli altri competitors sono la summa teologica dell’intera somaraggine della nostra storia più che bimillenaria. Praticamente sono una totale nullità e, assurdo degli assurdi, si sono autonominati grandi geni.
La Signora Meloni pertanto deve sfruttare nel miglior modo questa grande opportunità fornita al nostro partito proprio dagli altri, nessuno escluso.
A tal proposito voglio citare Oscar Wilde: “tutti gli uomini sono nelle fogne, solo qualcuno guarda le stelle”.