Padre Sorge contro Salvini: “È come la mafia”. Il web insorge: “E tu saresti un prete?”
Negli ambienti ecclesiastici circola da anni una battuta. I misteri della Chiesa sono tre: “Quanti soldi ha il Vaticano, quanti sono gli ordini delle suore e che cosa pensa un gesuita”. Per quanto riguarda padre Bartolomeo Sorge, che ha equiparato Matteo Salvini alla mafia, il mistero non c’è.
Il religioso siciliano, ex direttore di Civiltà Cattolica, è un gesuita schierato politicamente da sempre. Un impegno ideologico indirizzato a sinistra, come quando scese in campo al fianco di Leoluca Orlando con la Rete.
Padre Sorge ha twittato questa frase contro il vicepremier: «La mafia e Salvini comandano entrambi con la paura e l’odio, fingendosi religiosi. Si vincono, resistendo alla paura, all’odio e svelandone la falsa pietà».
Il tweet di Ferragosto
Il tweet è stato scritto a Ferragosto, nel giorno della solennità dell’Assunzione. Il religioso, ma a questo punto qualche domanda sulla “religiosità” di questo ineffabile prelato, andrebba posta, non ha fatto alcun riferimento alla festività cattolica. In effetti, il gesuita su Twitter scrive solo di politica come un militante di un centro sociale. Ecco gli ultimi dieci tweet di Padre Sorge. E, per domandarla con un follower, “questo sarebbe un prete'”?
Inutile dire che il tweet ha scatenato le repliche inferocite dei follower. Un’ondata di proteste sdegnate. Ed è probabile che la polemica non si fermi ai Social e venga affrontata anche OltreTevere. È innegabile che i rapporti tra il Vaticano e i politici che rappresentano la maggioranza degli italiani siano sempre più tesi e non aiutano le interviste di Papa Francesco, dove i sovranisti vengono paragonati a Hitler.
Chi è Bartolomeo Sorge
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946, fu ordinato prete nel 1958. Esperto in questioni sociali e politiche, ha diretto (1973-85) ‘La
Civiltà cattolica’, direttore dal 1985 a Palermo del Centro studi sociali dei gesuiti e dell’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe da lui fondato (1986) e coordinatore nazionale (dal 1996) dei centri studi sociali dei gesuiti, dal 1997 al 2009 ha diretto anche, a Milano, Aggiornamenti sociali, di cui attualmente è direttore emerito, e dal 1999 al 2005 Popoli.
Lasciata la direzione di Civiltà cattolica nel 1985 per Palermo, dal 1986 al 1996 ha diretto l’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe
di Palermo. All’interno di questo Istituto, insieme a padre Ennio Pintacuda, con il movimento Città per l’Uomo sostenne la Primavera di Palermo di Leoluca Orlando e poi nel 1991 il suo movimento La Rete. Dal 1997 vive a Milano, presso il Centro San Fedele, di cui è stato il responsabile. È stato anche direttore delle riviste Popoli fino al 2005 e Aggiornamenti Sociali fino a tutto il 2009. Attualmente è direttore emerito della rivista Aggiornamenti Sociali e tiene numerose conferenze in Italia e all’estero.