La mossa del M5S: «Voto su Rousseau». Calenda al Pd: «Vi state facendo umiliare»

28 Ago 2019 9:21 - di Paolo Sturaro

Lo chiamano colpo di scena. Ma è la contromossa dei Cinquestelle per tenere il Pd al guinzaglio. Il leader del M5S, nel blog del Movimento, scrive che «solo se il voto» su Rousseau, «sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal Movimento 5 Stelle». Come dire, fate quello che diciamo noi oppure si mette male. E poi fissa i tempi, spiegando che «il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana».

«Gli iscritti – si legge sul post – hanno e avranno sempre l’ultima parola». Nel Pd sono infastiditi. Sono convinti che è un tentativo di imporre alcune scelte, non si fidano affatto della piattaforma Rousseau. Rischia di saltare tutto, riferiscono fonti dei dem, perché Luigi Di Maio è tornato a rivendicare la vicepresidenza del Consiglio. «Di Maio propone, in sostanza, un rimpasto, l’esatto contrario di quello che abbiamo proposto noi. È inaccettabile»

La reazione di Carlo Calenda è dura. Fa l’ultimo tentativo di aprire gli occhi ai vertici dem. «Per favore Zingaretti e Gentiloni, dopo tutte le umiliazioni che ci siamo fatti infliggere…», twitta. «Dopo Conte, dopo Di Maio ora anche Rousseau. Basta non potete consentire la distruzione di ogni residua reputazione del Pd».

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