Il Pd s’impunta: no a Conte. Appello ai dirigenti: mentre si tratta, statevi zitti

25 Ago 2019 19:02 - di Redazione

Il Pd è pessimista sui veti che impediscono il decollo del governo giallorosso. Nicola Zingaretti alle 18 ha fatto il punto con i giornalisti spiegando che la trattativa continua ma che al centro debbono esserci i programmi. Il mandato sancito dalla Direzione – ha detto – è quello di dare vita a un governo di svolta e di discontinuità per il futuro del Paese che non capirebbe un “rimpastone”.

La disconinutià – ha ribadito – deve essere anche sulle persone. Un no netto a un Conte bis, dunque, e la richiesta di mettere al centro dell’azione del nuovo governo “quale idea di Italia si ha”. “Noi – ha aggiunto – non crediamo nel modello contratto che ha prodotto disastri: crediamo in un patto di governo che possa dare all’Italia un’idea di dove si deve andare. Noi vogliamo un paese più green, più giusto, più a misura delle donne che metta al centro lo sviluppo”. Ha quindi rivolto un appello al M5S “perché si superino le timidezze, sul resto noi pensiamo che in un governo di svolta la discontinuità debba essere garantita anche da un cambio di persone”.

Ha tuttavia assicurato che il Pd farà di tutto “per cercare una soluzione che ancora non si è determinata, per quanto ci riguarda il confronto può continuare”.

Zingaretti ha concluso chiedendo ai dirigenti di evitare esternazioni in un momento così delicato in cui “è molto importante che si parli con i fatti e che i processi politici vengano gestiti con la massima serenità. Le fonti anonime non le commento”.

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