Il diktat della Lega: «Niente rimpasti e governi tecnici. L’unica alternativa è il voto»
Arriva una nota della Lega a puntellare il diario di una possibile crisi di governo dopo l’incontro Conte-Mattarella. Escluse le ipotesi di un rimpasto e ogni idea di governo tecnico. «Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli Italiani con nuove elezioni». «Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo», specifica la nota del Carroccio.
«Visioni differenti»
Siamo ai titoli di coda? «C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione», si legge. Prosegue la nota: «L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani».
Le ipotesi
Nelle ultime ore era trapelata l’indiscrezione che Salvini stava valutando l’ipotesi di ritirare dal governo i ministri leghisti. A quanto apprende l’AdnKronos, questa opzione sarebbe subordinata al passo indietro del premier Conte. Se Conte non lascia, ritiriamo i nostri ministri dal governo, sarebbe il ragionamento sul tavolo, con uno scenario atteso in queste ore. Scenario che viene ora smentito dalla Lega. Può accadere di tutto. Ma, per ora, non è accaduto niente.