Feltri, tweet brutale sul carabiniere ucciso: «Fatico a considerarlo un eroe»

1 Ago 2019 11:29 - di Angelica Orlandi
Feltri

Sta suscitando reazioni indignate l’intervento di Vittorio Feltri su Libero in cui è entrato nel merito della triste vicenda del Carabiniere ucciso. Su Twitter scrive brutalmente: «Fatico a definirlo eroe».  Il direttore di Libero scrive a proposito di Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma in servizio dal 19enne americano Finnegan Elder Lee. «Un vicebrigadiere che dimentica la pistola in caserma e si fa accoltellare da un ragazzotto mezzo scemo fatico a definirlo eroe». Feltri poi chiarisce meglio il suo pensiero: «Un carabiniere non può pensare di andare a fare un servizio di ordine pubblico e dimentica di portarsi la pistola. Mi dispiace che sia morto e non è che non provo compassione, però credo abbia commesso una superficialità tremenda. Non si può farsi accoltellare da un pirla diciannovenne perché non sei armato». Feltri si fa spesso apprezzare per le sue posizioni controcorrente e coraggiose. Stavolta l’intervento è inopportuno. E infatti sta suscitando un polverone di polemiche.

Feltri choc

Feltri si dice convinto che i due carabinieri sarebbero dovuti intervenire con le armi in pugno per evitare che qualcuno potesse far loro del male. «L’errore – si legge – sta nel fatto di portare al processo chi usa la pistola quando non si può non utilizzarla. Piuttosto che farsi ammazzare a coltellate, meglio utilizzare la pistola. Se uno dei due carabinieri quella sera avesse avuto la pistola spianata mentre l’altro faceva la perquisizione, non sarebbe successo». Feltri va controcorrente anche sull’utilizzo della benda dopo l’arresto in caserma. «È un metodo di tortura non giustificabile, è orrendo. Non capisco il senso di quella benda. Incomprensibile». In rete fiocano le critiche a questo intervento-choc: «Caro Feltri, alcuni carabinieri forse a volte per un senso di fiducia nel prossimo pensano  che non sia sempre necessario imougnare un’arma per risolvere situazioni».

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