Di Maio fa il furbetto per non perdere la faccia: «Mai con Renzi». Ma con i suoi delfini sì

19 Ago 2019 17:19 - di Redazione

«Non apriamo e chiudiamo a nessuno, la parola spetta al presidente Mattarella», ha detto, a quanto si apprende, il vicepremier Luigi Di Maio in uno dei passaggi del suo intervento durante l’assemblea dei parlamentari M5S nell’auletta dei gruppi di Montecitorio. Sarà l’ultima verità? È ancora presto per dirlo, ma intanto va registrata come la posizione assunta e appena comunicata dal vicepremier Luigi Di Maio sulla crisi di governo. Di più: il ministro del Lavoro grillino, in uno dei passaggi del suo intervento all’assemblea nell’auletta dei gruppi di Montecitorio, avrebbe anche aggiunto perentorio: «Mai un governo con Renzi, Boschi, Lotti, che potrebbe anche significare mai al governo coi renziani, ma con un Pd al netto dell’ex premier e dei suoi delfini rampanti.

DI Maio: «Non apriamo o chiudiamo a nessuno»

Un messaggio a dir poco ambiguo, per non dire semplicemente criptico, che poi – come a mescolare avversari e sponde –torna iperbolicamente sul leader del Carroccio: «Matteo Salvini ha bisogno di parlare di noi per fare notizia, è disperato». Tanto che, in un impeto di stravagante generosità politica, auspica per l’ex alleato l’apertura di «un dibattito» interno alla Lega sulle scelte del loro leader… E a proposito di scelte, mentre Di Maio rinnega le sue e quelle annunciate trionfalmente ieri dopo il summit tra i big del Movimento nella villa toscana del guru Grillo, ripercorre ancora una volta le tappe della crisi. «Lo scorso 8 agosto Salvini ha chiamato Conte e me per dirci che i suoi non volevano più andare avanti», ricorda il vicepremier pentastellato; poi aggiunge: «Dopo aver ascoltato le comunicazioni del premier Conte decideremo per la mozione o le risoluzioni». Questo il senso, a quanto apprende l’Adnkronos, di quanto dichiarato dal capo politico M5S che, in conclusione, ha chiesto ai parlamentari di supportare il premier in vista delle comunicazioni in programma domani.

E intanto strizza l’occhio al Pd senza Renzi, Boschi, Lotti…

Infine, A proposito della riforma relativa al taglio dei parlamentari, il capo politico grillino ha spiegato che questo «deve essere un obiettivo di legislatura. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo puntare a tagliare anche gli stipendi, c’è una nostra proposta». Quindi, a proposito di obiettivi e di proposte grilline, Di Maio conclude il suo intervento coi i parlamentari M5S dicendo: «Non derogheremo mai la nostra battaglia per difendere l’ambiente e le future generazioni. No inceneritori, no discariche, il futuro è un’altra cosa». Peccato che, almeno fino a questo momento, i punti del programma elencati dal leader 5 stelle o sono rimasti inevasi o hanno scontentato nelle loro risoluzioni gli elettori una volta fiduciosi.

Commenti

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  • Silvia Toresi 20 Agosto 2019

    Ridicolo!!!! I 5 stelle hanno sempre criticato il PD!!!! Non c’è fine alla vergogna!!!!