Contraffazione, la GdF scopre a Roma una sartoria del falso: 4000 articoli sequestrati

3 Ago 2019 12:58 - di Redazione

Una sartoria del falso. Un laboratorio gestito da un trentanovenne senegalese in un appartamento a Roma, in zona ‘Romanina’. E’ quanto hanno scoperto le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano che hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno dell’appartamento, più di 4.000 pezzi, tra capi d’abbigliamento già confezionati e altro materiale per la contraffazione, oltre a due macchine da cucire – una dotata di un software di ultima generazione, in grado di riprodurre digitalmente i marchi delle più celebri case di moda ricamandoli direttamente sui capi di abbigliamento neutri e l’altra utilizzata per applicare i loghi ed etichette – una pendrive contenente i files con le immagini dei brand contraffatti, bobine di filo e ferri da stiro per il confezionamento completo dei prodotti. I finanzieri, nell’accedere all’interno dell’alloggio, hanno sorpreso l’extracomunitario intento nella lavorazione dei capi di vestiario, proprio mentre stava apponendo le etichette contraffatte di ‘Gucci‘, ‘Chanel, ‘Fred Perry‘, ‘Louis Vuitton‘, ‘Lile & Scott‘ e ‘Stone Island‘. Inoltre, hanno rinvenuto le chiavi di un’autovettura in uso al cittadino senegalese: perquisita, al suo interno sono stati trovati numerosi capi di abbigliamento falsi, abilmente occultati sotto altra merce e pronti per essere venduti sul mercato parallelo della Capitale. Il responsabile è stato denunciato a piede libero alla competente autorità giudiziaria per reati di contraffazione ed è stato destinatario anche di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, in quanto, dopo le procedure di identificazione presso l’Ufficio Stranieri della Questura di Roma, è risultato irregolarmente presente in Italia. Le Fiamme Gialle sono arrivate ad individuare il laboratorio clandestino a seguito di alcuni sequestri di abbigliamento contraffatto nei mercati rionali della Capitale. Infatti, dopo diverse attività di riscontro e di pedinamento degli ambulanti sorpresi con prodotti con segni mendaci sui banchi, sono riuscite a risalire la filiera del falso arrivando al luogo di rifornimento, l’appartamento alla Romanina. L’operazione si inserisce nell’ambito della costante azione della Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, mirata, nel particolare, a bloccare i canali di approvvigionamento della merce contraffatta.

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