Cacciari: “La gente non capisce perché non si va al voto. Il M5s rischia di sparire”

27 Ago 2019 12:38 - di Redazione

“Parliamoci chiaro: i 5 Stelle hanno un bisogno spasmodico del Pd in questa fase. E’ evidente. Se si va a votare, bene o male, il Pd para il colpo perché si riprende i voti che ha avuto alle europee. Il M5s verrebbe massacrato dal risultato delle urne”. Così Massimo Cacciari, analizzando il quadro della situazione politica.

Cacciari: “Di Maio non ha margini di manovra”

Secondo il filosofo ed ex sindaco di Venezia, “Di Maio non ha margini di manovra, perché davanti alla prospettiva di andare a votare, c’è stata una sollevazione dei gruppi parlamentari”. “Certo le elezioni anticipate le vincerebbero Salvini e la destra. Ma – avverte Cacciari – non si può vivere sotto la minaccia permanente che se si i cittadini votano Salvini vince. Questa non è una buona politica, non si può avere il terrore per l’avversario. Zingaretti deve tenere duro e non temere il voto anticipato. Sul piano dei contenuti è evidente che Pd e M5s siano più vicini di quanto non fossero 5Stelle e Lega. Il M5s avrebbe avuto il colossale casino dell’Autonomia differenziata o l’indigeribile Flat tax. Sul piano dell’occupazione, del lavoro, sociale e dell’equità le posizioni sono più vicine a quelle del Pd”.

“Il vero ostacolo è Conte”

Inoltre, secondo l’ex parlamentare Pci, “il nodo-Conte non va sciolto ma tagliato. Fa bene  Zingaretti a resistere e a opporre il veto alla riconferma del premier uscente, intorno al quale il M5s fa quadrato, avvertendo che non si andrà avanti nella trattativa per la formazione del governo, finché non ci sarà il via libera. “E’ chiaro: il vero ostacolo è Conte – ha affermato Cacciari – l’impasse sui programmi è una scusa banale. Con l’aria che tira figuriamoci se il programma può essere un ostacolo “Zingaretti – continua l’ex sindaco di Venezia – mantiene una posizione logica e fa bene a tenere il punto: accettare Conte vorrebbe dire sottostare alla sicumera dei 5Stelle che dicono ‘abbiamo governato bene, Conte è un grande statista, accettate i doppi-tripli incarichi per Di Maio’. Cosa deve fare il Pd? Fare autocritica perché non ha capito quanto siano stati bravi e capaci Conte, Di Maio e tutto il governo precedente? O c’è un minimo di convergenza su cosa sia stato il governo Lega-5 Stelle o come si può pretendere che le persone possano capire perché non si va a votare?”.

 

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