“Antonio, ci mancherai”: cordoglio e commozione per la scomparsa di Rastrelli
La morte di Antonio Rastrelli ha colpito tutto un mondo della destra per il quale il politico campano era un punto di riferimento. Ecco i primi commenti giunti sulla figura dell’ex governatore della Campania:
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “La comunità umana e politica di Fratelli d’Italia esprime tutto il suo cordoglio per la scomparsa di Antonio Rastrelli. Oggi diciamo addio ad un galantuomo della politica, parte di una generazione che ha contribuito a rendere grande e credibile la destra italiana, unendo militanza, cultura e capacità di governo. Un politico d’altri tempi, che non dimenticheremo”.
Peppino Valentino, presidente della Fondazione Alleanza nazionale ed ex senatore: “Gentiluomo della politica. Appartiene a quella generazione che pur non rinnegando il proprio passato, comprese a pieno l’esigenza di una sempre maggiore coerenza con i tempi che mutavano. E così visse gli importanti ruoli politici che il consenso popolare gli affidò. Con lui se ne va un pezzo importante della destra politica dell’Italia repubblicana che lo ricorderà con ammirazione e gratitudine”.
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “Ricordo come ora Antonio Rastrelli, leader energico e coraggioso della destra italiana e napoletana, dire, nei giorni in cui congiuravano contro la sua presidenza della Regione Campania: ‘è la prova dei fatti che determina il valore degli uomini’. Rastrelli nel Msi, in An, in Senato, al governo, presidente della Regione ha sempre dimostrato il suo valore, il suo coraggio, la sua onestà, la sua militanza. Lo ricordo con commozione e ammirazione”.
Silvano Moffa, ex deputato di An: ”Politico di altri tempi, Antonio Rastrelli è stato un esempio per tutti noi. Nella sua lunga militanza, prima nel Msi e poi in An, sia come dirigente di partito (fu segretario amministrativo durante la segreteria di Pino Rauti) sia come uomo di governo e poi presidente della Regione Campania, si è sempre distinto per onestà, rettitudine e competenza mostrando un incomparabile spirito di servizio. Un uomo, Antonio Rastrelli, tanto gentile e garbato nei modi quanto fermo negli ideali che non ha mai smesso di professare. Persone della sua statura sono rare”.
Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia: ”Antonio Rastrelli era soprattutto un nobile della politica, espressione vera della migliore borghesia napoletana da sempre in prima fila in quella che potremmo definire la destra storica. Siamo sempre stati sulle stesse posizioni in generazioni diverse, coerente, leale, sempre impegnato per il riscatto del Mezzogiorno e contro ogni politica assistenzialista. Si potrebbe definire un uomo d’altri tempi, certamente tempi fatti di uomini veri”.
Alessandra Mussolini, ex eurodeputata eparlamentare nazionale: ”È venuto a mancare un galantuomo di una destra che non c’è più. Ho avuto il privilegio di condividere con lui tante battaglie e mancheranno a me e alla politica tutta i suoi limpidi e rassicuranti occhi chiari che sapevano guardare lontano. Ciao Antonio”.
Alfredo Mantovano, ex parlamentare: ”Uno degli ultimi esponenti di quella Destra del Sud fatta di gentiluomini colti ma non distanti dal quotidiano: la cui vita di coerente esercizio della responsabilità avrebbe oggi molto da insegnare, se qualcuno volesse trarne insegnamento”.
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed ex parlamentare: “Antonio Rastrelli era un signore d’altri tempi, un modello di quella destra seria e aristocratica che era riuscita a superare tutte le discriminazioni del dopoguerra grazie solo al valore dei propri rappresentanti. Non a caso la sua esperienza come Presidente della Regione Campania è stata breve ma densa di speranze e di suggerimenti per il futuro. Non lo dimenticheremo”.
Amedeo Laboccetta, ex parlamentare: “Una persona di grande spessore culturale, apprezzato soprattutto dagli avversari politici per la sua civiltà di dialogo. Con lui ho condiviso l’esperienza in Consiglio comunale di Napoli. Almirante lo volle in Consiglio comunale e ricopriva la carica di capogruppo. Era una personalità di caratura nazionale e ha vissuto la grande stagione di quando la politica non era ancora andata in esilio”.
Luciano Schifone, ex europarlamentare: “Un gigante della destra napoletana”. Schifone, già consigliere regionale campano ed europarlamentare, con Rastrelli ricopriva l’incarico di assessore al Turismo alla Regione Campania. “Addio ad Antonio Rastrelli!”, conclude in un tweet.
Salvatore Ronghi, ex consigliere regionale: “Con Antonio Rastrelli presidente è stata la più bella esperienza da consigliere regionale, sia per la capacità della costruzione della politica del fare, valoriale e sociale, sia per la determinazione nell’ostacolare le nefandezze della politica fatta di piccoli interessi e lontana dalla gente”. “Non a caso – aggiunge Ronghi – Rastrelli fu il primo presidente vittima del ribaltone, a dimostrazione che l’intera classe dirigente del Msi, prima, e di An poi, rappresentava la vera politica del cambiamento”.
Nello Musumeci, presidente dlela regione Sicilia: ”Antonio Rastrelli non era solo un padre nobile della destra italiana ma anche un raro esempio di militanza e di attivismo, pur in età matura. Carismatico e colto, quando parlava era un piacere ascoltarlo e fatica inutile imitarlo. Con Rastrelli la destra politica italiana perde un protagonista autorevole, che con il proprio esempio ha saputo dimostrare come l’albero non maledice mai le proprie radici”.
Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato: “Addio ad Antonio Rastrelli, uno degli ultimi e più rappresentativi esponenti della destra storica, autentica interprete dello spirito del tempo. È stato un vero gentiluomo della politica, espressione di quella borghesia napoletana che tanto bene fece alla città e all’Italia. Ma soprattutto è stato un vero militante, un uomo di servizio che si è sempre distinto per garbo, presenza costante, serietà e competenza. La destra perde uno dei suoi padri. La Campania e il Mezzogiorno uno strenuo difensore. La politica un uomo che sapeva farla senza mai averla usata. Mancherà molto”.
Mario Landolfi, ex ministro An: ”Antonio Rastrelli ha incarnato il modello di quel che gli spagnoli definiscono hombre vertical. E questo ne ha fatto uno degli esponenti più apprezzati della destra napoletana e italiana. Sono stato a suo fianco, da coordinatore regionale di An, al tempo della sua storica elezione a governatore della Campania nel 1995. Ruolo che onorò con gestione cristallina, senso istituzionale e vivacità progettuale. A disarcionarlo, infatti, non fu la volontà popolare ma un’irresponsabile manovra di Palazzo, che finì però per accrescerne la simpatia e l’autorevolezza presso i cittadini. Esattamente come accadde quando fu oggetto di un’improvvida ed infondata azione giudiziaria”. “Da uomo di partito, come da rappresentante di governo e da presidente della Regione, Rastrelli lascia certamente un’impronta profonda nella destra partenopea e nazionale. Il suo stile, la sua coerenza ideale, il suo amor di patria sono ancora un faro per chi ancora crede nella politica basata sui valori”, conclude Landolfi.
Antonio Bassolino, ex governatore campano e sindaco di Napoli: “Provo un sentimento di grande tristezza, la notizia mi addolora profondamente. Politicamente siamo sempre stati su posizioni diverse, perfino opposte, lui veniva dal Movimento sociale e io dal Pci, era difficile essere su posizioni più diverse. Eppure non siamo mai stati nemici, siamo stati leali avversari che si sono reciprocamente rispettati. Con Rastrelli si era stabilita ormai da lungo tempo anche un reciproco rispetto e un reciproco sentimento di stima personale, io gli ero stato molto vicino quando gli è morta la sua amatissima moglie, all’epoca ero sindaco di Napoli e mi recai in chiesa ad abbracciarlo, e anche un anno e mezzo fa quando è morto il fratello Massimo, per tanti anni parroco della chiesa del Gesù Nuovo di Napoli”.
Francesco Giro, senatore di Forza Italia: “”Con la scomparsa di Antonio Rastrelli perdiamo un uomo valoroso, un autentico combattente che seppe interpretare nel modo migliore il nuovo corso di una destra popolare e moderna che aveva nel consenso dei territori la sua ragione di essere”.
Armando Cesaro, capogruppo FI in regione Campania: “Politico di grande spessore, di profonda cultura ed elevata dirittura morale, da presidente della Regione, come da sottosegretario del governo Berlusconi, Antonio Rastrelli è stato il simbolo di una classe politica concreta e moderna, sempre vicina al popolo. Un galantuomo”. “Ai suoi familiari vanno i sensi del nostro commosso cordoglio”, conclude Cesaro.
Ermanno Russo, vice presidente della regione Campania: “Addio ad Antonio Rastrelli, galantuomo della politica. Ho avuto il privilegio di conoscere, frequentare ed interloquire quotidianamente con il presidente Rastrelli, avendo fatto parte di quella maggioranza di centrodestra che nel 1995 lo sostenne e vinse le elezioni regionali in Campania. Fu un uomo ed un politico coerente, leale con tutti e saldamente ancorato a valori di civiltà. La sua fu una giunta lungimirante e cadde soltanto per una manovra di palazzo, che non fece onore e non portò fortuna a nessuno, men che meno a chi la mise in pratica. Alla famiglia va il mio cordoglio e la mia vicinanza più sentita”.
Stefano Caldoro, ex governatore campano: “Con Antonio Rastrelli ci lascia una galantuomo. Un serio amministratore. La destra dei valori e della coerenza”.
Francesco Storace, direttore del Secolo d’italia ed ex ministro: “È stato un faro per ciascuno di noi. E quando aderì clamorosamente a La Destra piansi di gioia. Perché era il campione di un mondo antico che rivedeva in noi la sua coerenza di una vita”.
(Dichiarazioni rese all’agenzia AdnKronos. Foto: Fotogramma)