Di Maio prova a trasformare la crisi di governo in barzelletta: «La Lega vuole più poltrone?»

2 Ago 2019 12:05 - di Robert Perdicchi

«Lo chiedano pubblicamente se vogliono ministeri in più». Cerca di gettarla in “caciara”, o addirittura in barzelletta, Luigi Di Maio,che a “Rai radio anch’io”, su Rai radio 1, provando a trasformare in giochino per le poltrone i tanti nodi politici che stanno portando il governo giallo-verde sull’orlo di una crisi, dalla giustizia alla Tav, dalla flat tax alle infrastrutture. «La Lega, che chiede legittimamente i ministeri, sia chiara – dice di Maio – Siamo di fronte a una situazione che se c’è responsabilità andiamo avanti…». Altrimenti, a casa?

Il nodo della Tav e il presunto regalo a Macron

«Se la Lega dirà sì alla mozione dem sulla Tav avranno fatto un regalo da 2 miliardi a Macron, con il voto del Pd», dice il vicepremier. «Dovranno spiegare ai loro elettori cosa è successo», aggiunge. Sul nome del commissario italiano alla Ue, invece, “credo che abbiamo posticipato troppo, il nome doveva uscire due settimane fa, dal 26 maggio diciamo che la Lega ha vinto europee e si deve prendere la responsabilità”. I nomi che girano? «Non faccio totonomi, lo commentiamo dopo».

Lo sberleffo sulla flat tax di Salvini

«Le coperture per la flat tax restano un mistero», aggiunge poi Luigi Di Maio andando su un altro tasto dolente, quello economico. «Abbiamo una manovra da fare per abbassare le tasse – spiega – ma se cavallo di battaglia della Lega è la flat tax ci aspettiamo da loro il numero dei miliardi che servono. Non possono stare al governo con atteggiamento da opposizione, qualsiasi cosa facciamo noi viene raccontata come una cosa che non basta», dice rivolto alla Lega: «Per rilanciare l’economia dobbiamo abbassare le tasse. Noi abbiamo un progetto per il cuneo fiscale da 4 mld, vogliamo abolire il canone rai – sottolinea – ma le cose bisogna farle senza questo atteggiamento, dicendo solo ‘non sta bene quello che fa il ministro 5Stelle».

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