Zingaretti mette la museruola a Renzi: al Senato non parlerà lui. Mezzo Pd insorge
Se Matteo Renzi non esistesse, bisognerebbe inventarlo. Il suo mix tra spocchia e vittimismo ha del prodigioso. È riuscito persino ad innescare una polemica interna nel momento in cui ha rinunciato ad intervenire al Senato per non suscitare… polemiche interne. Un mito. Ma tant’è: l’ex-Rottamatore voleva parlare a nome del Pd sull’informativa che il premier Conte renderà più tardi al Senato sui presunti rubli erogati dalla Russia al faccendiere leghista Gianluca Savoinisi, ma ha trovato la strada sbarrata dagli uomini vicini a Zingaretti. Da qui la rinuncia, annunciata dallo stesso Renzi attraverso un post su Facebook.
Renzi dirotta i suoi su Fb: «Seguite la mia diretta»
È il segnale ai renziani di scatenare l’inferno contro Zingaretti: «E c’è ancora chi mi viene a parlare di fuoco amico. Qui ormai siamo al tafazzismo allo stato puro», lamenta Roberto Giachetti in un tweet ripreso da Anna Ascani. Si fa sentire anche Michele Anzaldi, fresco di polemica con l’attuale leader del Pd. Ed è proprio a lui che allude quando chiede chiarezza sul «metodo» che «in una giornata come questa» ha consigliato di mettere la mordacchia a Renzi, definito come «il più bravo comunicatore che abbiamo». Concetto che riecheggia anche nel tweet del senatore Ernesto Magorno: «Che piaccia o no Renzi è un vero leader stimato e apprezzato in tutto il mondo. Invece, qualcuno, lo vede come un problema. È semplicemente assurdo!».
I parlamentari contro il segretario: «Ma cosa siamo diventati?»
«Ma cosa siamo diventati?», si chiede invece la senatrice Teresa Bellanova in un tweet rilanciato dalla collega Simona Malpezzi: «Il problema del Pd può essere se Renzi debba o non debba parlare in aula». Non poteva mancare Carlo Calenda, che approfitta per rilanciare la sua idea di un coordinamento dei big del Pd: «Capite perché non si può andare avanti così? Perché abbiamo bisogno di un luogo dove Renzi, Gentiloni, Zingaretti si incontrino e si confrontino». Già, campa cavallo.