Violentate, sgozzate e decapitate: condannati a morte i tre assassini delle turiste scandinave in Marocco
Sono stati condannati a morte tre degli imputati al processo in Marocco per l’omicidio di due turiste scandinave. Lo riferisce il sito di News Hespress, aggiungendo che gli altri imputati hanno ricevuto pene fra cinque anni e l’ergastolo. Il processo si era aperto in maggio a carico di 24 imputati, accusati dell’omicidio lo scorso dicembre della norvegese Maren Ueland e la danese Louisa Vesterager Jespersen. Le due ragazze erano state violentate e sgozzate mentre stavano facendo un trekking sul monte Toubkal, nella catena dei monti dell’Atlante, non lontano da Marrakech. Il processo per terrorismo si è aperto lo scorso 2 maggio nella città di Salé, nel nordovest del Marocco vicino alla capitale Rabat. Per i tre imputati è stata chiesta la pena di morte, anche se il Marocco ha sospeso l’esecuzione delle pene capitali dal 1993. L’agenzia di stampa marocchina Map ha spiegato che gli imputati sono accusati di ”apologia del terrorismo”, ”attentato contro la vita delle persone con premeditazione” e ”creazione di un gruppo per preparare e commettere atti terroristici”. Due degli imputati hanno ammesso, durante il processo, di aver aggredito e decapitato le due donne, di 24 e 28 anni, il terzo di aver filmato la decapitazione e di aver diffuso il video sul sito dei jihadisti. I corpi delle due donne vennero ritrovati decapitati lo scorso 17 dicembre in una zona isolata vicino a Imlil, fra le montagne dell’Atlante a 60 chilometri da Marrakech.
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