Ue, l’asse Macron-Merkel punta su due donne dal profilo antisovranista: chi sono Christine e Ursula

3 Lug 2019 12:23 - di Stefania Campitelli

Tre giorni di trattative estenuanti, tra le più lunghe della storia dell’Ue, i 28 Paese membri hanno partorito il topolino. Per ora è solo un’intesa in vista del voto, tutt’altro che scontato, del Parlamento di Strarsburgo. Delle quattro cariche comunitarie due andranno a due donne dal solido profilo moderatanente antisovranista: la democristiana tedesca Ursula von der Leyen  (alla presidenza della Commissione europea) e la francese  Christine Lagarde alla presidenza della Bce alla francese. Le caselle dell’accordo da manuale Cencelli si chiudono con il Consiglio europeo al liberale belga Charles Michel e il ruolo di Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza al socialista spagnolo Josep Borrell.

Ai vertici Ue due donne “pesanti”

La carta della tedesca giocata all’ultimo momento su proposta sembra del presidente Macron fa tornare il sorriso alla Cancelliera Merkel uscita con le ossa rotta dal primo giro di vertici (se n’è detta felice anche se si è astenuta sul voto perché non era stata decisa dalla Grossa Coalizione che governa il Paese).  Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si è detto felice che il vertice comunitario sia ora rappresentato da due donne, «un obiettivo che mi ero prefissato». La von der Leyen, sette figli, cagnolino al seguito, una carriera importante alle spalle, è ministro della Difesa del suo Paese dal 2013 mentre la Lagarde, 63 anni, è attualmente direttrice generale del Fondo monetario internazionale, dopo essere stata ministro delle Finanze francese negli anni bui della crisi. Soddisfatto per il rispetto dell’equilibrio «di genere e geografico», Tusk ammette che l’esito del voto parlamentare sulla candidata tedesca è tutt’altro che sicuro, «un enorme punto interrogativo». Se tutto andrà liscio sarà la prima volta nella storia dell’Ue che due donne, espressione del sempreverde asse franco-tedesco, siederanno sulla poltrona più altra della Commissione europea e della Banca centrale europea.

Chi sono Ursula-Rosetta e madame Christine

Ursula von der Leyen, che tutti chiamano “Rosetta”, per via del suo incarnato chiaro, e perché non alza mai la voce, è nota per il suo aplomb impeccabile tanto che i giornali tedeschi quando fu nominata nel 2013 dalla Merkel ministro della Difesa, venne dipinta un po’ come Lara Croft, un’eroina dotata di superpoteri. Per lei la politica inizia a 40 anni, a livello locale e poi aregionale. Nel 2003 viene nominata ministro della Famiglia del Land della Bassa Sassonia: la Cancelliera ha creduto in lei sin dall’inizio anche se ieri non è stata lei a proporla. Ora lo scoglio per Rosetta, figli, cani, pony e marito al seguito, è il via libera del Parlamento europeo, dove soprattutto i socialisti si sentono beffati per una scelta che «sa di vecchia Europa».

Più nota la biografia di Christine Lagarde: è stata la prima ministra dell’Economia di un paese del G8 e la prima donna direttrice del Fondo monetario internazionale e ora diventerà con ogni probabilità la prima presidente della Banca Centrale Europeai sostituendo Mario Draghi. La sua carriera politica è iniziata nel 2005, quando venne scelta dal presidente francese Jaques Chirac come ministro del Commercio, per poi essere promossa due anni dopo al ruolo di ministro dell’Economia, dopo la conquista dell’Eliseo di Nicolas Sarkozy.

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