Sgombero di Primavalle, il prefetto accusa i centri sociali: «Occupanti aizzati contro la polizia»

16 Lug 2019 10:38 - di Redazione

«Se non ci fosse stato chi da fuori voleva entrare sarebbe stato più semplice. Qualcuno ha aizzati gli occupanti alimentando in loro false speranze. Forse ci saremmo potuti risparmiare i tre arresti e le denunce per resistenza, se nessuno avesse contribuito a esasperare gli animi. Lo sgombero andava fatto e le persone erano consapevoli di dovere lasciare tant’è vero che avevano già preparato le valigie. Se si lavorasse tutti solo per il ripristino della legalità e per la tutela dell’incolumità delle persone sarebbe meglio. Penso che alcune cose vadano lasciate fuori». Lo dice il prefetto Gerarda Pantalone in un’intervista a ‘il Messaggero‘ parlando dello sgombero della scuola occupata a Primavalle, nel corso del quale esponenti dei centri sociali sono intervenuti in difesa degli occupanti. «Ho visto poliziotti a cui è stato lanciato di tutto contro, sono stati insultati a più non posso ma non sono caduti nelle provocazioni e sono stati in grado di portare avanti una lunga trattativa. Devo ringraziarli», sottolinea Pantalone.
«Va ricordato – aggiunge il Prefetto – che l’edificio era stato dichiarato inagibile dalla commissione stabili pericolanti e, quindi, c’era il dovere di intervenire anche per l’incolumità stessa degli occupanti. Nell’ex scuola abbiamo trovato chi, effettivamente, rientra nei casi di fragilità bisognosi di assistenza, ma anche chi non ne ha diritto. E chi non ha diritto all’assistenza, non l’avrà. Così come se risulterà qualche straniero non in regola con la normativa sul soggiorno, verrà trattato alla luce delle norme sull’immigrazione. Per il resto: non è che ci divertiamo a sgomberare, ci sono persone in ballo. Ma non si può fare a meno di lavorare per il ripristino della legalità e il rispetto della legge». Infine Pantalone ricorda che sgomberata la scuola di via Cardinal Capranica, restano ancora 82 immobili occupati.

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