Pusher nigeriano aggredisce gli agenti, il giudice gli sospende la pena perché “esule politico”
Non è bastata l’aggressione e le minacce a due agenti, intervenuti in strada a Sesto San Giovanni (Milano) su richiesta di tre donne nordafricane, a loro volta vittime di aggressione da parte dell’uomo e di altri cinque connazionali. Un uomo di 29 anni, nigeriano, è stato arrestato dalla Polizia di Stato ma il giudice gli ha sospeso la pena, nonostante la violenza messa in atto e nonostante gli abbiano trovato addosso aveva 40 grammi di marijuana. Il Tribunale di Monza lo ha condannato per direttissima a un anno ma con pena sospesa, concedendogli le attenuanti generiche in virtù “delle sue precarie condizioni di vita, in quanto in attesa del riconoscimento dell’asilo politico”.
Lo ha reso noto il segretario nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Siap), Giuseppe Tiani, che ha dichiarato: “Dopo la sentenza per ingiurie che ritiene che lo sputo a un poliziotto sia un fatto di lieve entità, rimaniamo basiti per la sentenza emessa dal Tribunale di Monza dove un giudice ha concesso le attenuanti generiche ad un uomo che ha aggredito e minacciato di morte i poliziotti, per la sua condizione di richiedente asilo. L’uomo, a cui il Tribunale ha ritenuto la condanna congrua con il suo essere incensurato, ha precedenti di Polzia per rapina, aggressione a pubblico ufficiale e violenza sessuale», ha precisato Tiani. I due agenti coinvolti, a quanto emerso, hanno riportato lesioni a una gamba e un braccio con prognosi di dieci giorni.